Sovranismo

ARTISTI SULLA GIOSTRA DEL POTERE. IL CASO ARISA  @ Pensierini spettacolari di Mava Fankù

Da una ipotetica mini lista di artisti di regime.

Lorella Cuccarini è da tanto tempo che ha espresso le sue simpatie sovraniste, e lo ha fatto anche Rita Pavone, dandomi un grande dispiacere perché l’amavo tanto da piccola piccola, quando faceva Gianburrasca; la simpatica Zanicchi poi, nel passato si è candidata per Forza Italia, mentre la Berti è secondo me, una qualunquista che si presta, per esprimere le sue opinioni da popolana sempliciotta nelle trasmissioni destrorse di Rete4 & co. 

E come loro, tanti altri artisti che ad ogni legislatura montano sul carro dei vincitori, o seguono il partito preso dalle origini, perché si sa, che se si vuol fare una buona carriera, specie televisiva, occorre avere il santo in Paradiso.

Video @YouTube La Confessione – Arisa – Peter Gomez – La9

Ma il caso che sta facendo discutere  è quello di Arisa, molto amata dalla comunità LGBTQ+, che avrebbe dovuto presenziare quest’anno a due Pride, quello di Milano e quello di  Roma (come Elodie l’anno scorso),  e che di recente, durante un’intervista a Domenica In, incalzata dalla Venier ha dichiarato: “Giorgia Meloni mi piace perché ha molta cazzimma”. (https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/35935838/arisa-domenica-in-cosa-costretta-dire-giorgia-meloni.html).

Questo ha suscitato l’indignazione di molti, se non proprio un senso di tradimento per quei fans che la adorano e si sono sentiti traditi.

video @YouTube Arisa parla ai gay che la attaccano

 I dirigenti del Pride di Milano hanno annullato la sua partecipazione, così il manager della cantante che ha ritenuto opportuno consigliarle di non partecipare nemmeno al Pride di Roma, per non farla mettere in imbarazzo dalla vagonata di insulti che sta ricevendo sui social e che, probabilmente,  riceverebbe anche al Pride romano, se mai salisse sul primo carro alla guida del corteo.

  Quella di Arisa sembrerebbe una dichiarazione tornacontista per preservare ed incrementare le sue presenze televisive, magari  in prossimità dei casting di Sanremo, anche se lei ovviamente lo nega.

 In questa fase di restaurazione e vera e propria epurazione dei capisaldi del giornalismo televisivo di informazione e intrattenimento, come ad esempio Fazio, la furbacchiona Rosalba Pippa (in arte Arisa) ha preferito salire sul carro dei vincitori politici, genuflettendosi davanti alla Regina. 

Video @YouTube Arisa ”sogna” Meloni al Pride

Ma alla luce del suo ultimo video social, in cui auspica la presenza di Meloni al Pride, concediamo alla brava cantante il beneficio del dubbio.

Le opzioni sono due: o Rosalba Arisa è politicamente ignorante come una capra e non sa che le destre meloniane non sono per niente liberali (mentre quelle berlusconiane sono state “libertine” per agevolare le trasgressioni dell’imperatore), oppure è in malafede e vuole ingraziarsi la comunità Lgbtq+ in occasione del Pride con le sue finte ingenuità, per non vedere dimezzato il suo fatturato.

Ai suoi manager e commercialisti l’ardua sentenza.

Mava Fankù

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FIGLI DI UN DIO ORBAN @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKU’ (CON PODCAST)

Ascolta dalla voce di Mava

🌜Che il fascismo non esista più storicamente é acclarato, perlomeno nella nomenclatura e nei fatti storici.

🌜 Ma nel seno della democrazia, nella nostra Repubblica che ne è subentrata, ne sono sopravvissuti l’ideologia e il pensiero.

🌜E non occorre nascondersi dietro neologismi quali sovranismo o nazionalismo, per verificare che certe azioni di questo attuale governo tendono ad oscurare la democrazia dei diritti civili egalitari, specie se riguardano l’intera comunità europea di cui facciamo parte.

🌜 Come sull’attuale tema dei diritti dei bambini nati nell’interno di una coppia omogenitoriale, riconosciuti dall’Unione Europea, ma disconosciuti solo dall’Ungheria di Orban, dalla Polonia, e ora dal Governo Meloni che vuole sempre più accomunare la sua Italietta al modello oscurantista di Orban.

ANSA – FIGLI DI COPPIE OMOSESSUALI – CENTRODESTRA DICE NO AL REGOLAMENTO UE

@Foto Web

🌜E il tutto, come al solito, colpendo populisticamente la disinformazione politica della maggioparte dell’elettorato cattolico in genere, con lo spauracchio che l’equiparazione in tutti gli Stati europei dei diritti sui figli di due genitori dello stesso sesso, possa favorire la maternità surrogata, pratica proibita in Italia come in altri Stati e che resterebbe tale.

🌜Ma dopo una serie di promesse disattese con retro-march, qualcosa di destra, questo governo di destra, doveva pur fare per distrarre l’elettorato deluso, con il solito effetto speciale del moralismo distraente.

🌜E così per soli 4 (quattro) voti di differenza al Senato, 7 su 11, questa maggioranza ha messo un altro tassello nero non solo  sul puzzle arcobaleno di quelle famiglie con bambini che non vedranno riconosciuti i loro amati genitori come tali non solo se si sposteranno, che so, dalla Francia, dalla Germania o dalla Spagna in Italia, ma soprattutto per le cose di vita quotidiana:

come andare a prendere il figlioletto all’uscita di scuola (se non con una umiliante delega fatta dal genitore biologico), o come andare tristemente a trovare la propria bambina malata in ospedale; ma il tassello nero di cui sopra è stato messo pure sul puzzle di quell’Italia che ama la democrazia e che, con questo modus operandi, sembra sia sempre più in preoccupante minoranza.

🌜Anche se così non è, se uniamo all’opposizione il primo partitone degli astensionisti, che vogliamo chiamare il Partito di…

🌜Mava Fanku’

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Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

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Opinionista disincantata, dotata di un notevole senso dell'umorismo e di una dialettica tagliente, Mava Fankù cura attualmente due rubriche, La Pillola Politica e I Pensierini di Mava, elzeviri su temi vari che ispirano la nostra signorina agèe, da poco anche in video, oltre che in podcast, oltre che in scrittura.

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Ho sperimentato il palco cimentandomi in progetti di Teatro Sociale tra il 2012 e il 2015 con testi sulla Shoa, sul femminicidio, sulla guerra. Il mio percorso teatrale è poi proseguito in autonomia quando ho sentito il desiderio di portare in scena testi scritti proprio da me.Tutti i miei scritti per scelta hanno

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