30 Settembre 2023

monica vitti

MAURIZIO COSTANZO. QUANDO CI LASCIA UNO DI FAMIGLIA @ I PENSIERINI DI MAVA FANKU’

Ascolta dalla voce di Mava

Detesto fare i necrologi delle persone famose che vanno via. Da opinionista non lo farei mai per pudore e rispetto. Se non in casi straordinari, quando provo un coinvolgimento emotivo. E voglio ricordare chi mi lascia un’eredità così importante, culturale e affettiva, come Maurizio Costanzo.

Un uomo innanzitutto, che ha avuto la capacità di restare tale anche come professionista, inventandosi un modo nuovo e umanizzato di fare giornalismo.

Non per farne il santino, adesso che ci ha lasciati senza preavviso, che di difetti ne aveva tanti il ficcante Maurizio, ma utilizzava anche quelli per valorizzare i suoi pregi, mettendoli a disposizione degli altri, con un’informazione sempre curiosa di umanità.

Anche quando intervistava le persone famose, ma sopratutto quando dava la parola agli sconosciuti, inventando il primo talk show della storia televisiva. Ed è questa la sua genialità.

Come tantissimi fans del suo famigerato “Maurizio Costanzo Show”, che ci ha accompagnati per decenni, ne ricordo le tante persone sconosciute, che poi sono diventate popolari grazie al suo modo di metterle in evidenza nei loro aspetti umani, intraprendendo carriere artistiche di tutto rispetto.

Ma la cosa che più mi divertiva mentalmente erano, oltre alle sue intime interviste, i suoi “Uno contro tutti” di personaggi controversi, dalle stelle alle stalle, ma sempre interessanti: da grandi artisti intellettuali come Carmelo Bene e Vittorio Gasmann, ad altri discutibili protagonisti della cultura/spettacolo, talvolta stucchevolmente egocentrici, come Vittorio Sgarbi, che senza di lui non sarebbero proprio esistiti, se non su qualche notiziola di basso gossip.

E voglio sottolineare anche che i personaggi davvero importanti dello spettacolo, come, ad esempio, Alberto Sordi e Monica Vitti, restii alla mondanità televisiva, si concedevano solo a lui.

“Generoso” – se avessi il dono della sintesi, è il primo aggettivo che mi viene in mente, pensando a Costanzo, avendo fatto molto per gli altri, e per se stesso una cosa in particolare:

lui che ha messo sempre le donne al centro della sua esistenza, facendone l’elemento cardine, sceglie di sposare la sua assistente personale, Maria De Filippi, la donna più importante della sua intensa vita amorosa. La sua anima gemella.

Come disse in una intervista, con la sua proverbiale auto-ironia: “mi sono sposato quattro volte, ce ne ho messo di tempo per trovare quella giusta. Non si può riuscire al primo colpo”.

Il loro non sarà stato un matrimonio motivato dall’amore passionale dei romanzi d’appendice, forse per via della tanta differenza d’età, ma su “Affetto e Rispetto”, ed è un’unione durata per l’ultimo trentennio.

“L’affetto, che non è l’amore, è una cosa più seria”.

Grazie Maurizio.

Mava Fankù

@Photo TV
Se telefonando – parole di Maurizio Costanzo – musica di Ennio Morricone – canta Mina

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MAVA FANKU’ scrive a ILARY e TOTTI per LA POSTA DEL CUORE

ASCOLTA DALLA VOCE DI MAVA FANKU’ – Sottofondo musicale: “LEGGERA SERA”, melodia di EMYLIU’ SPATARO – parole di MARIA SPATARO arrangiamento al pianoforte di SVETLANA CHMYKHLOVA

Ben trovati da Mava,

questa volta è come se scrivessi io ad una coppia piuttosto chiacchierata in questo momento, e si tratta di un calciatore e una soubrette, o meglio, di una soubrette e un calciatore, perché mettono sempre prima lui, invertiamo l’ordine…

Mai si è parlato così fittamente di una coppia che, come tante, decide di separarsi e divorziare. Se non fosse per il fatto che il lui della coppia è il calciatore più famoso d’Italia. E lei la moglie figa che fa la soubrette. Lo stereotipo della velina e il calciatore moltiplicato all’ennesima potenza.

Persone semplici, ma narcisiste e con poca cultura che si ritrovano a roteare nello Star System dello sport più seguito al mondo e della Televisione di intrattenimento trash e, impreparati a tanta notorietà, se ne inebriano per la ricchezza che ne deriva, rivelandosi alla fine come un bluff di famigliola unita e coppia innamorata. E non importerebbe a nessuno se non si trattasse di Ilary Blasi e Francesco Totti.

Probabilmente si saranno amati, Ilary e Francesco, e sono stati felici per un periodo, si spera, oppure la loro è stata una unione da contratto (come altre) e ognuno dei due ha avuto le sue storie, tra un ritiro calcistico e un “Grande Fardello” e l’altro. Oppure lei ha tradito lui, che era più impegnato, ogni tanto, e con sempre meno discrezione, proprio ora che i figli sono tra la seconda infanzia e l’età più difficile della pubertà?

Bah! Tutto può essere e, in questo caso, lui ha fatto comunque presto a trovarsi un’altra donna, che tutti ci propinano come clone di Ilary, ma così non è. Insomma, quando una storia non funziona e finisce dopo tanti anni, la colpa è sempre di entrambi, per non dire di nessuno, perché le vere colpe sono altre, non certo trovarsi un nuovo amore perché non ci si ama più.

Sarebbe stato tutto regolarmente routinario, ripeto, se Francesco, ad un certo punto, non l’avesse fatta fuori dal vaso. Che non fosse granchè istruito si sapeva, ma la sua romanità coatta è sempre stata il suo punto di forza. Però sembrava un bravo ragazzo educato e gentile. Ancora innamorato di sua moglie, sempre pronto a decantarne la bellezza. E questo lo rendeva amabile. Almeno in pubblico, perché poi in privato è normale che si liberi la vera natura. Da lui non ci si aspettava certo che avesse l’aplomb di un principino inglese. Ma da qui a gettare una donna, la propria consorte, nonché madre dei propri eredi, in pasto al pubblico ludibrio degli odiatori social, ce ne corre.

Questo è avvenuto in una lunga intervista, in cui, dopo averla sbugiardata (ma sarebbe più pop dire “sputtanata”) scoprendo tradimenti spiandole i messaggini nel suo cellulare (con una modalità a dir poco adolescenziale), dichiara che lei si sia impossessata dei suoi preziosi Rolex. Insomma, Ilary la ladra, come Teresa in un film con Monica Vitti. Ma lui, “Francè er borzaiolo” (ladro di borse)? Perchè di rimando la fine mogliettina – che l’immacolato Fabrizio Corona definisce , diciamo con caustica ironia, “Caciottara” (in romanesco “venditrice di caciotte” – ha contrattaccato accusandolo di averle sottratto delle borse griffate.

Che il maschio Capitano abbia tendenze gender non ci pare, magari le ha regalate all’amante o le ha rivendute su eBay? 😎 Ma perché delle persone così ricche e famose, dovrebbero rubarsi le cose tra loro in famiglia? Giusto per farsi un dispetto da parvenu? E si potrebbe continuare a degenerare nei colpi bassi del disamore. Però che tristezza farsi “La Guerra dei Roses“, senza essere in un bel film.

Prima Mia e poi sempre Vostra Mava Fankù

Mava Fankù conTurbante
“LEGGERA SERA”, melodia di EMYLIU’ SPATARO – parole di MARIA SPATARO – arrangiamento al pianoforte e voce di SVETLANA CHMYKHLOVA

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