MATTEO SALVINI

IL TRASH DISTRAENTE DELLA POLITICA BALNEARE @ di Mava Fankù

Ascolta l’articolo dalla voce di Mava Fankù

Ben ritrovati cari lettori, che siate fedeli o solo curiosi non importa, conta solo che mi leggiate con un qualche interesse.

Riprendere a scrivere dopo queste vacanze, nell’ultima parte forzate, non è cosa semplice; perciò, per semplificarmi il compito, vi farò un riassuntino di tutto il peggior trash del “miglior” gossip politico vacanziero, da sotto l’ombrellone, seppur lo sconvolgimento climatico abbia reso il tempo bipolare ormai, essendo ancora estate ad inizio autunno.

Tutto è cominciato con un ex generale, tale Vannacci, rimosso dall’incarico, per un libruncolo autoprodotto di idee fascistoidi sui gay, le femministe, i migranti, e via degenerando, che subito dopo la bagarre è saltato ai primi posti nelle vendite di Amazon.

Avevo già dedicato una mia speciale pillola politica a questa notiziola di gossip distraente dai seri problemi, ipotizzando che il tutto fosse stato congegnato, appunto, come distrazione di massa dall’inadeguatezza del nostro attuale andazzo.

@FanPage Salvini paragona il generale Vannacci a Che Guevara, Giordano Bruno e Galileo.

Ma al nostalgico generale con manie di facile protagonismo, segue l’assoluta guest star del momento: Andrea Giambruno, giornalista compagno della nostra volitiva e sempre più diplomatica Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

”Sistemato” a Mediaset dal (sembra poco) compianto Silvio Berlusconi, malgrado non abbia, a mio immodesto avviso, le doti necessarie per la conduzione di un programma televisivo di informazione, prima fra tutte la fluidità di linguaggio senza incespicamenti, ma sopratutto il non lasciarsi andare in imbarazzanti pensierini alla Vannacci (che oramai ha assunto la valenza di una parolaccia) in diretta televisiva.

In occasione di un triste accadimento di cronaca, quale uno stupro di gruppo a Palermo, ai danni di una ragazza inerme, abusata in ogni modo e lasciata in fin di vita da un gruppo di giovanissimi stupratori, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, si espresse con una a dir poco infelice frase:

« Se vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi».

La risposta di Ornella Vanoni sui social è folgorante: “Ma il lupo non è nel bicchiere, è fuori dal bicchiere”.

@GuidaTV Ornella Vanoni replica a Giambruno

Elsa Fornero prende posizione in modo lapidario: “Il compagno di Meloni non ha contezza di come si parla alle donne”.

@La7 In ONDA – Elsa Fornero prende posizione su Giambruno

Ma non basta, ultimamente l’aitante Giambruno ha fatto l’en plein di figuracce nel suo programma di Rete 4 “Diario del giorno”, parlando del triste caso dell’Orsa Amarena. Il giornalista chiede ironicamente ad una rappresentante dei Verdi se l’uccisione dell’orsa Amarena (assolutamente innocua, ndr) da parte di un cacciatore, fosse colpa del governo.

Citando anche Saviano, che in modo ben più articolato, attribuiva la responsabilità dell’accaduto alla campagna pro legittima difesa fatta dal governo, che avrebbe legittimato il gesto del cacciatore d’orsi, influenzato anche dal precedente caso, totalmente differente, dell’uccisione di un giovane runner da parte di un’orsa.

Così, l’attivista dei Verdi Benedetta Scuderi, prende la palla al balzo ed esordisce con una battuta invidiabile (esaltata da Andrea Scanzi) che mette Giambruno in evidente difficoltà: “Potremmo dire che è responsabilità dell’orsa, perchè se non fosse uscita di notte da sola non avrebbe incontrato il cacciatore o il lupo, e quindi queste cose non sarebbe successe”. Alludendo chiaramente alla precedente gaffe del giornalista sullo stupro.

Memorabile l’espressione di Giambruno che si tocca il labbro nervosamente con uno stentato sorriso da “touchè”. Ma tutto si risolve con il pronto intervento della regia che stacca l’inquadratura dal povero Giambruno, distraendo il pubblico con una foto dell’orsa.

@Europa Verde – Rete4 Diario del giorno – Benedetta Scideri Vs Giambruno

Insomma, pare che la metà di Meloni non ne faccia bene una e che tutti lo prendano in giro per la sua maldestrità, ultimo Fiorello con una delle sue:
«L’opposizione a Meloni non è il Pd ma suo marito Giambruno» – “Cosa ha detto oggi?” – continua a ipotizzare Fiorello che si chieda ogni giorno preoccupata la compagna di Giambruno, e una volta appresa la perla del giorno del compagno, completerebbe con una intuibile imprecazione in romanesco.

@LucaGiannolo – Fiorello satirico su Giambruno e Meloni

Concludendo, vi lascio con una mia maliziosa ipotesi: e se tutto questo sia avvenuto per lanciare un nuovo divo televisivo, seguendo il celebre aforisma di Oscar Wilde:
«Nel bene o nel male, purché se ne parli» ?

Mava Fankù

by Emyliù Spataro

Mava Fankù by Emyliù


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COME VEDONO L’ITALIA DALL’ESTERO? MISSION IMPOSSIBLE! @ La Pillola Politica di Mava Fankù

All’estero sembra che non sappiano scegliere se ridere o piangere, quando sentono parlare della situazione politica italiana. Non che le cose dalle loro parti siano molto diverse: pensiamo ad esempio, agli scandali che hanno travolto ultimamente Boris Johnson con i suoi lockdown parties. Tuttavia, a partire dalla morte di Berlusconi con funerali di Stato e lutto nazionale, fino al governo delle destre di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sembra che il nostro Paese sia diventato una sorta di circo mediatico di cui sparlare per distrarsi da problemi più seri.

Elly Schlein in un comizio

Anche se l’opinione europea e anche, perché no, mondiale è confusa dalla politica italiana, c’è chi guarda ad Elly Schlein con ammirazione, della cui passione per l’armocromia si è fatta un’arma di distrazione di massa. La sua voce forte e decisa e le sue scelte politiche hanno fatto molta impressione sui media internazionali, facendo sì che l’Italia continui ad essere un Paese molto interessante per gli osservatori esterni.

Nonostante tutte le difficoltà, il nostro Paese rimane affascinante per gli stranieri. La nostra storia, la cultura, la moda, la cucina: sono solo alcune delle cose che attirano l’attenzione del mondo intero. Anche se per la politica siamo considerati un Paese folcloristico, da raffigurare con facili vignette di triti stereotipi dove si mescola la pizza al bel canto, e la mafia al mandolino.

Un bacio per Silvio

Quindi, forse dovremmo prendere tutto con un pizzico di leggerezza.

Certo, la politica italiana dall’interno può essere frustrante, imbarazzante e sciagurata a volte, ma dobbiamo anche ammettere che ci offre un assortimento di contraddizioni e spunti satirici senza eguali. Quindi, invece di arrabbiarsi o preoccuparsi troppo, forse dovremmo sederci e goderci lo spettacolo.

La presidente del Consiglio Meloni e Tom Cruise durante la visita a Roma

E nella priorità dei problemi che ci affliggono è curioso vedere Meloni che riceve Tom Cruise, impegnato a Roma per le riprese dell’ennesimo episodio del suo cavallo di battaglia. “Le ‘mission impossible’ sono anche il nostro pane quotidiano al governo“. È il messaggio, accompagnato dall’emoticon di un sorriso, pubblicato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con una foto assieme alla stella di Hollywood, ricevuto a Palazzo Chigi lunedì scorso.

Italia Mission Impossible?

Mava Fankù

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CHI PRENDERÀ IL POSTO DI FAZIO E LUCIANINA? @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKÙ 

La televisione di Fazio e Littizzetto se ne va altrove e per vederla dovremo pagarla. Per colpa di chi?

 Sembrerebbe un’azione punitiva/repressiva del Nuovo Governo, ma anche togliendo le aggettivazioni rimane un senso di vuoto, dove al posto di una istituzione oramai, costituita da un duetto rodato e di successo, verrà sostituito qualcuno di destra, come Pino Insegno. Si dice.

Senza voler giudicare per partito preso, la differenza è palese, e basterebbe pensare a tutti i personaggi, artisti, intellettuali, politici, intervistati da Fazio con garbo e competenza negli anni, oltre agli argomenti trattati con l’ironia caustica della Lucianina, sempre arguta  e intelligente, per comprendere l’entità della perdita, in nome di una sorta di epurazione politica.

Ora è chiaro che, indipendentemente dal gradimento dei due conduttori di ”Che tempo fa”, si rinuncia a una media di 2,5.milioni di spettatori a puntata (il partito della Lega di Salvini ha avuto gli stessi voti alle ultime elezioni) per un quasi sicuro flop. 

Dunque la motivazione politica è predominante: la rimozione dei simboli delle sinistre alla Rai, da parte delle destre al potere. E dire che ”tanto Fazio ha trovato un ingaggio milionario a Discovery, con la Littizzetto a seguito”, è la conferma della sua professionalità e di quello che rappresenta.

Ho sentito diverse persone non di sinistra dire cose di buon senso, come ad esempio: ”Fazio non mi piace, la Littizzetto non mi diverte, non li seguivo se non una volta tanto, ma darei qualunque cosa per saperli ancora li dopo 40 anni”.

Perchè possiamo essere liberi di cambiare canale e programma, se non gradiamo un palinsesto. Ma nella scelta pluralistica, si poteva aggiungere qualcuno di qualità, anziché togliere un conduttore/giornalista con un successo stabile che aveva il suo pubblico, con prepotenza.

Per metterci qualcosa e qualcuno che ci costringerà sempre più a dover pagare, oltre al canone di Mamma Rai altre piattaforme,  per scegliere altrove.

Democratica.mente vostra 

Mava Fankù

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ROSSO E NERO. ARMOCROMIA DI DUE PREMIERES FEMMES @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKU’

“E perche’ no una monarchia illuminata, se non un Re?” – risponde con sagace ironia la nostra Elly Schlein, alla Presidente Giorgia che prospetta la priorita’ dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica e del Premier.

Sedute al centro del tavolone nella grande sala dei summit di Montecitorio, una di fronte all’altra, la prima cosa che salta all’occhio e’ che, per la prima volta nella Storia della Repubblica, ai vertici dello Stato ci sono due donne protagoniste a confronto e gli uomini sono ridotti a comprimari.

Due premieres femmes d’eccezione, vestite di rosso e nero – ma guarda caso – che per quanto possano essere antagoniste e diverse come il giorno e la notte, hanno in comune due cose fondamentali: il sesso di appartenenza e le sorti del nostro sgangherato Paese.

Con molta nonchalanche, nel serrato ping pong dialettico, dibattono in modo “franco” – racconta Elly – che per quasi mezz’ora viene appellata con “onorevole” dalla Presidente Giorgia Meloni, che già mi immagino incoronata come un’illuminata Regina, considerando i punti salienti dell’articolato confronto sulle riforme: riformare la Costituzione passando da una Repubblica Parlamentare ad una Repubblica Presidenziale.

Secondo la mia modesta opinione non potevamo avere una leader democratica migliore di Elly, degna rappresentante d’opposizione, che riesce a tener testa con un linguaggio pacato ma fermo e tagliente ad una leader di destra dominante, nelle cui priorità anziche’ l’economia del Paese, il Lavoro, la Sanita’, la Scuola e il Cucuzzaro, c’e’ – chissa’ perche’? – il Presidenzialismo e l’autoreferenziale Premierismo.

Insomma, tutta una serie di termini sospetti che finiscono con “ismo” per arrivare al motivo ricorrente nel “sovranismo” del popolo. Forse perche’ attribuirebbe all’eletto quei “pieni poteri” a cui inneggiava l’ex Ministro degli Interni, attualmente Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel suo precedente mandato?

E cosa fa il ministro Matteo? A metà del faccia a faccia tra Elly e Giorgia, si alza e se ne va.

Il diplomatico confronto finisce con le divergenze conclamate tra maggioranza e opposizione, ma la Presidente del Consiglio dira’ che c’e’ un’apertura sull’elezione diretta del Premier da parte delle opposizioni, mentre la neo Segretaria del Partito Democratico dichiara che su questo tema c’è una chiusura.

Rassicuranti le parole della Schlein sui pesi e contrappesi previsti dalla Costituzione che non vanno sbilanciati per non indebolire l’equilibrio democratico del Paese, come la figura del Presidente della Repubblica garante super partes della democrazia, mentre le destre di maggioranza vorrebbero metter mano sulla Costituzione.

Presidente Mattarella, le lancio un messaggio pseudo subliminale: sono un’opinionista seria, magrado il nome, e spererei tanto in un suo risolutivo intervento.

Mava Fanku’

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UN REFERENDUM PER ABOLIRE L’IGNORANZA IN PARLAMENTO @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKÙ

Ascolta dalla voce di Mava

Camilleri lo definiva analfabetismo di ritorno. Ci manca il Maestro antifascista.

Si riferiva ai sovranisti e populisti e a chi ne guida il gregge. Oggi estenderebbe la definizione al Governo tutto, e sopratutto a chi occupa alte cariche dello Stato senza merito e senza cultura.

Se non proprio con scarsa proprietà di linguaggio che, più per constatazione di fatto che per partito preso, sono riscontrabili quasi completamente tra le fila delle destre.

Quindi proporrei un Referendum per rendere obbligatoria perlomeno  la conoscenza di un italiano alto, perché chi entra in Parlamento dovrà rappresentarci non solo davanti agli italiani, ma al mondo intero.

Cosa che diventa sempre meno scontata; anzi, sembra ci si stia abituando al degrado linguistico del nostro bell’italiano, come per un gioco di identificazione nelle inflessioni dialettali dei nostri governanti, sempre più pop e meno competenti e preparati nei loro ruoli istituzionali.

Come il Presidente del Senato, il simpaticamente imitato da Dario Ballantini a Striscia la Notizia, Ignazio La Russa, che di recente ha dimostrato di non conoscere nemmeno la Storia d’Italia.

Così, prendendo per buone le fake news della propaganda di regime contro la Resistenza Antifascista, tenta di smontare pure un’importante pagina di storia come quella di via Rasella, durante l’ultima guerra mondiale.

Tanto per infangare un’azione dei Partigiani, come a dire che non erano stati uccisi dei soldati tedeschi (che ordivano rappresaglie repressive contro la popolazione civile di Roma), ma una innocua banda di musicanti mezzi italiani e mezzi tedeschi che c’entravano poco o nulla con le azioni  di guerra.        

Ora, mi chiedo ingenuamente: ma è ammissibile che un Presidente del Senato di una Repubblica Democratica con una Costituzione antifascista, divulghi a mezzo stampa una simile chiacchiera da Bar del Fascio?

E col chiaro intento di denigrare la Resistenza italiana al Nazifascismo proprio in prossimità della Festa della Liberazione del 25 Aprile che lui, peraltro, non ha mai riconosciuto?

Come ogni anno la storia si ripeterà? Vediamo se anche stavolta i rappresentanti più importanti della destra non liberale, ora al governo, a partire dalla nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si asterranno dal partecipare alle celebrazioni per la Liberazione dal NaziFascismo.

Ricordo che Salvini, interpellato sulla questione in una passata legislatura, una volta dichiarò candidamente di non aver nulla da festeggiare.

Non ricordo però se Berlusconi, rappresentante di una destra più libertina che liberale, abbia mai condiviso questa fondamentale ricorrenza per la nostra Democrazia.

Ecco, da opinionista sarebbe un peccato veniale esprimere un’opinione senza verificare le fonti di una notizia poco importante, come il dubbio espresso nel paragrafo precedente. Anche se sollecitata dalla mia scrupolosa direttrice cerco sempre di verificare le fonti.

Ma tornando alle notiziole di gossip storico del nostro Presidente del Senato (una delle cariche più importanti dello Stato), da lui giustificate in modo ancor più imbarazzante della gaffe stessa, per usare un lieve eufemismo, sarebbe ammissibile che con un tale ruolo istituzionale si commettano simili leggerezze?

Non a caso sono state chieste le dimissioni di La Russa con una petizione che in pochi giorni ha già superato le 70.000 firme!

Così come io chiedo a voi lettori, non tanto provocatoriamente, se e cosa votereste ad un Referendum per abolire l’ignoranza nel nostro Parlamento.

Mava Fankù 

P.S. Dopo la scrittura di quest’articolo abbiamo appreso la notizia del ricovero di Silvio Berlusconi in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. Gli facciamo i nostri più sinceri auguri. (n.d.r.)

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  • Registrazione Tribunale di Roma n.133/22 del 8/11/22

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Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

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Opinionista disincantata, dotata di un notevole senso dell'umorismo e di una dialettica tagliente, Mava Fankù cura attualmente due rubriche, La Pillola Politica e I Pensierini di Mava, elzeviri su temi vari che ispirano la nostra signorina agèe, da poco anche in video, oltre che in podcast, oltre che in scrittura.

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Diplomato all'Istituto Alberghiero Michelangelo Buonarroti di Fiuggi (FR) - Dopo una lunga esperienza in Italia, e all'estero come chef per personaggi di rilievo, sia in casa che su yacht, nel 2013 si è trasferito a Londra, dove ha appreso nozioni di cucina multietnica continuando a lavorare come chef privato.

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Ho sperimentato il palco cimentandomi in progetti di Teatro Sociale tra il 2012 e il 2015 con testi sulla Shoa, sul femminicidio, sulla guerra. Il mio percorso teatrale è poi proseguito in autonomia quando ho sentito il desiderio di portare in scena testi scritti proprio da me.Tutti i miei scritti per scelta hanno

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