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FIGLI DI UN DIO ORBAN @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKU’ (CON PODCAST)

Ascolta dalla voce di Mava

🌜Che il fascismo non esista più storicamente é acclarato, perlomeno nella nomenclatura e nei fatti storici.

🌜 Ma nel seno della democrazia, nella nostra Repubblica che ne è subentrata, ne sono sopravvissuti l’ideologia e il pensiero.

🌜E non occorre nascondersi dietro neologismi quali sovranismo o nazionalismo, per verificare che certe azioni di questo attuale governo tendono ad oscurare la democrazia dei diritti civili egalitari, specie se riguardano l’intera comunità europea di cui facciamo parte.

🌜 Come sull’attuale tema dei diritti dei bambini nati nell’interno di una coppia omogenitoriale, riconosciuti dall’Unione Europea, ma disconosciuti solo dall’Ungheria di Orban, dalla Polonia, e ora dal Governo Meloni che vuole sempre più accomunare la sua Italietta al modello oscurantista di Orban.

ANSA – FIGLI DI COPPIE OMOSESSUALI – CENTRODESTRA DICE NO AL REGOLAMENTO UE

@Foto Web

🌜E il tutto, come al solito, colpendo populisticamente la disinformazione politica della maggioparte dell’elettorato cattolico in genere, con lo spauracchio che l’equiparazione in tutti gli Stati europei dei diritti sui figli di due genitori dello stesso sesso, possa favorire la maternità surrogata, pratica proibita in Italia come in altri Stati e che resterebbe tale.

🌜Ma dopo una serie di promesse disattese con retro-march, qualcosa di destra, questo governo di destra, doveva pur fare per distrarre l’elettorato deluso, con il solito effetto speciale del moralismo distraente.

🌜E così per soli 4 (quattro) voti di differenza al Senato, 7 su 11, questa maggioranza ha messo un altro tassello nero non solo  sul puzzle arcobaleno di quelle famiglie con bambini che non vedranno riconosciuti i loro amati genitori come tali non solo se si sposteranno, che so, dalla Francia, dalla Germania o dalla Spagna in Italia, ma soprattutto per le cose di vita quotidiana:

come andare a prendere il figlioletto all’uscita di scuola (se non con una umiliante delega fatta dal genitore biologico), o come andare tristemente a trovare la propria bambina malata in ospedale; ma il tassello nero di cui sopra è stato messo pure sul puzzle di quell’Italia che ama la democrazia e che, con questo modus operandi, sembra sia sempre più in preoccupante minoranza.

🌜Anche se così non è, se uniamo all’opposizione il primo partitone degli astensionisti, che vogliamo chiamare il Partito di…

🌜Mava Fanku’

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IL NAUFRAGIO DI CUTRO, LA CANZONE DI MARINELLA E IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

In copertina: immagine web

Se la politica è l’immagine di un Paese, allora è lecito chiedersi quale immagine si sia fissata nella retina dei cittadini, dopo il naufragio di Cutro. L’impressionante numero di bare tra le quali quelle piccole e strazianti dei bambini, oppure il karaoke, a Como, per il compleanno del vicepremier Salvini? Che il Mediterraneo sia diventato un cimitero non c’è alcun dubbio, e a nulla sono valse le iniziative poste dai vari governi per arginare le migrazioni che dal nord Africa giungono sulle nostre coste. E si parla dei governi di centro sinistra fino al giallo verde della penultima legislatura: insomma l’italiano medio ha visto tutti i colori dell’opportunismo politico. Prima ci fu la legge Bossi Fini del 2002, in merito alla quale oggi l’ex segretario di AN dichiara oggi: “La cosiddetta legge Bossi Fini è in vigore da vent’anni, va cambiata perché è mutata profondamente l’origine del fenomeno migratorio. Esso ha oggi dimensioni globali ed è sempre più correlato al dovere morale, oltre che al diritto internazionale, di garantire diritto d’asilo a chi fugge da guerre, rischi di genocidio, catastrofi naturali, violazioni di massa dei diritti fondamentali dell’uomo”.

https://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/022bis/021/00000002.pdf (Per leggere il testo della legge cliccare sul link)

Poi si passò, nel 2010, all’amicizia tra Berlusconi e Gheddafi, con seguito di amazzoni e tende beduine piantate a villa Pamphili, per giungere al 30% delle importazioni di gas; e poi via via tutti gli altri governi, fino all’accordo sul gas e le migrazioni firmato da Meloni il 28 gennaio scorso a Tripoli , come riportato da ANSA cliccando sul link sottostante:

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/01/28/meloni-intesa-italia-libia-per-potenziare-guardia-costiera-_fc86d2f8-f92e-4c5e-b14d-d132752b17af.html

La questione migranti si è quindi sempre discussa solo in funzione del conteggio dei voti elettorali e dei vantaggi in termini di accordi commerciali con la Libia, e soprattutto in un periodo come questo, nel quale le forniture di gas sono quanto mai necessarie. Quanto vale quindi, la vita di un migrante in termini di gas? Un metro cubo, due, dieci, cento?

Video @Repubblica

Se poi è vero, come dice Salvini, che dai barconi sbarcano solo immigrati che vengono a fare la pacchia in Italia, allora forse sarebbe doverosa una sua spiegazione circa la presenza della giornalista afghana Torpekai Amarkhel, morta nel naufragio del barcone a Steccato di Cutro, in fuga dal suo Paese per non essere uccisa dai Talebani. Alla memoria di Amarkhel, l’Ordine dei Giornalisti ha dedicato la Giornata internazionale della Donna, avvisandone tutti gli iscritti tramite mail, che sicuramente è arrivata anche a Tajani e Meloni, essendo anch’essi giornalisti (i dati sono consultabili sul sito, cliccando sul link in basso).

https://www.odg.it/elenco-iscritti.

Il problema vero è che per anni gli italiani sono stati bombardati da notizie in grado di azzerare le loro facoltà cognitive e critiche, attraverso l’uso sapiente di certa stampa e dei social; attraverso le fake news, le stanze dell’eco e le incitazioni all’odio (“Rimandiamoli a casa loro!”, “Prima gli italiani!“); attraverso l’ignoranza della geopolitica dell’ultimo secolo, senza la cui conoscenza è impossibile comprendere il perché delle migrazioni verso l’Europa; alimentando un popolo a tv spazzatura e dipendenza da internet. A chi giova tutto questo? Certo non ai poveri disperati che sono affogati nel mare davanti a Cutro. Proviamo a respirare cinque secondi mettendo la testa dentro la vasca da bagno e cerchiamo di immaginare quale calvario abbiano vissuto quelle persone. Loro non hanno avuto il modo di festeggiare il loro arrivo e nemmeno di cantare di felicità per avercela fatta. Ma al posto loro, lo hanno fatto altri, allegri e spensierati, a centinaia di chilometri da dove giacevano le loro bare, che non hanno meritato neanche uno sguardo di pietà o un fiore da chi, la nostra Italia, la rappresenta.

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Direttore Stefania Catallo

Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

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Opinionista disincantata, dotata di un notevole senso dell'umorismo e di una dialettica tagliente, Mava Fankù cura attualmente due rubriche, La Pillola Politica e I Pensierini di Mava, elzeviri su temi vari che ispirano la nostra signorina agèe, da poco anche in video, oltre che in podcast, oltre che in scrittura.

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Diplomato all'Istituto Alberghiero Michelangelo Buonarroti di Fiuggi (FR) - Dopo una lunga esperienza in Italia, e all'estero come chef per personaggi di rilievo, sia in casa che su yacht, nel 2013 si è trasferito a Londra, dove ha appreso nozioni di cucina multietnica continuando a lavorare come chef privato.

ROSELLA MUCCI

Ho sperimentato il palco cimentandomi in progetti di Teatro Sociale tra il 2012 e il 2015 con testi sulla Shoa, sul femminicidio, sulla guerra. Il mio percorso teatrale è poi proseguito in autonomia quando ho sentito il desiderio di portare in scena testi scritti proprio da me.Tutti i miei scritti per scelta hanno

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