armocromista

NEL 2023 CALO DELLE DONNE IN PARLAMENTO @ La Pillola Politica di Mava Fankù

Nel 2023, 23, cantava Dalida negli anni 60, ipotizzando un futuro ancora lontano e per noi ora presente, in modo non abbastanza apocalittico rispetto alle attuali catastrofi planetarie: dalla pandemia al minaccioso conflitto bellico russo-ucraino, fino ad arrivare al fenomeno più leggero, seppur socialmente grave, del calo di presenze femminili in parlamento.

La Camera delle Donne in Quirinale.

Dunque, benvenuti nel 2023! Persino gli uomini primitivi avevano più donne nelle loro caverne, di quante ne abbiamo noi oggi in Parlamento.

Ecco a voi il nuovo patriarcato alla moda: le donne di destra che non minacciano la supremazia maschile. Come Meloni, prima fra tutte a capo del maggiore partito di destra Fratelli d’Italia (mentre ”Le Sorelle d’Italia” sono una coppia di drag queen a capo dei Pride), nonché prima donna Presidente del Consiglio nella storia della nostra Repubblica, ma nella pratica come se fosse un uomo. 

Un collage di donne di destra

Un pò come si diceva di Ilary Clinton o Margaret Thatcher, che erano donne ritenute politicamente maschili.

Ma cosa importa avere più donne in Parlamento quando abbiamo ancora le idee di decenni fa?

L’importante è che le donne politiche siano belle, sorridenti e silenziate. Per non disturbare il patriarcato in azione.

E la Schlein che è diversamente bella e con idee anti-governo Meloni? È attaccata da ogni direzione, persino dalle sue stesse sinistre. Pensiamo al tormentone populista della sua armocromista da 350 euro l’ora, usato per discreditarla, partendo dal pretesto di un solo rigo, estrapolato dal contesto di una esaustiva intervista molto politica su Vogue, celebre rivista di moda e costume demonizzata come emblema del capitalismo.

Elly Schline

Discriminazione vera e propria verso una moderna donna di sinistra, boicottata anche dagli stessi compagni comunisti ortodossi che, pur di affossare il Partito Democratico, ”traditore del popolo”, preferiscono queste destre oscurantiste per minare il sistema.

Donne di destra unitevi contro il progresso e la liberazione femminile! E chi se ne importa se le donne sono meno del 31% oggi in Parlamento?

La camera delle donne in Quirinale

Forse invece di elezioni democratiche, dovremmo iniziare a votare per il sesso e il colore dei capelli dei politici. Almeno avremmo più donne bionde e procaci con un look berlusconiano, e meno Boldrini e Schlein che poco piacciono ai palati dei poteri forti.

In bocca al lupo alle donne emancipate della politica, sperando che presto imparino a mimetizzarsi, apparendo meno temibili e minacciose per gli uomini di potere.

Mava Fankù

Dalida canta “Nel 2023”

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L’ANTI ARMOCROMIA DELLE SINISTRE CANNIBALI @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKÙ

La mia direttrice ha scritto un editoriale molto approfondito su ”Elly Schlein e l’armocromia, tanto rumore per nulla” che condivido parola per parola, e non ci sarebbe niente da aggiungere su questo caso, davvero emblematico per le spropositate reazioni che ha suscitato, se non qualche nota a margine, che da opinionista ho urgenza di esprimere.

Mi preme parlare sopratutto delle reazioni delle sinistre, più che delle destre, che questa volta non hanno avuto neanche bisogno del pretesto per attaccare la scomoda neo segretaria del Partito Democratico, perché ci hanno pensato le stesse sinistre (cannibali) a giudicarla con moralismo da superficiali compagni ortodossi.

”Vergogna” è il termine più ricorrente usato dai detrattori dell’armocromista Elly. E per cosa? Per aver ”osato” rilasciare la sua prima intervista ad una rivista di moda (la prestigiosa Vogue, ad altissima tiratura, con firme giornalistiche di tutto rispetto), cosa pare alquanto sconveniente per questi tromboni di sinistra, perlopiù compagni  comunisti ”puri”, o ”piddini” (o ex) dissidenti che mal digeriscono la nuova arrivata.

INTERVISTA INTEGRALE AD ELLY SCHLEIN PER VOGUE https://www.vogue.it/article/elly-

”Ignoranti anacronistici” sono invece gli aggettivi preferiti da me Mava, per qualificare certi pretestuosi atteggiamenti intolleranti, mirati a discreditare una giovane donna politica, vera progressista democratica al passo coi tempi e le nuove strategie di comunicazione, che a quanto pare non è temuta solo dalle destre, ma anche da certe sinistre, si spera minoritarie. 

Mi riferisco a quelle sinistre divisioniste più che unitarie, che sono a mio avviso responsabili del reclutamento di tutte le destre attualmente al governo.

Perchè Elly Schlein è stata solo coerente con la sua indole, e non tradirà le buone idee di sinistra (come ad esempio il salario minimo) solo perché si avvale dei consigli di un’armocromista.

Mava Fankù

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Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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