ARCANI MAGGIORI

I TAROCCHI – IL MAGO O BAGATTO

Ora che il Matto si è finalmente fermato, avviene la trasformazione. La figura che camminava immersa nei suoi pensieri con lo sguardo rivolto al cielo, ora guarda verso la nostra sinistra, dove si trova immaginariamente il Matto e mostra, disposte su un tavolo a tre gambe, le cose che portava nel fagotto.

E’ basilare osservare dove si posa lo sguardo delle figure dei Tarocchi. Se disponessimo, ad esempio, tutti gli Arcani Maggiori in fila, dallo 0 al 21, vedremmo alcuni di loro scambiarsi degli sguardi, oppure osservare oggetti che risulteranno importanti nella comprensione del linguaggio delle Carte.

Il Matto si è trasformato nel Mago o Bagatto, il Tarocco numero 1. Dal caos creativo e dal non numero – lo Zero – siamo arrivati all’inizio degli Arcani numerati. Inizio, scelta e trasformazione: sono le parole chiave di questa Lama.

Osserviamo la figura. La scena è questa: su un tavolo a tre gambe (la quarta non si vede perché è fuori figura), sono disposti degli oggetti. Si tratta dei Quattro Elementi, che saranno presenti negli Arcani Minori: un pugnale che rappresenta le Spade; un recipiente per le Coppe; delle monete, i Denari; la bacchetta nella mano sinistra, la mano ricettiva, ossia l’Aria. Con gli oggetti sul tavolo e la bacchetta, che rappresenta la capacità di manipolare l’energia, il Mago crea e trasforma.

Niente è lasciato al caso nella sua rappresentazione: il cappello a forma di infinito rappresenta anch’esso il fluire della materia e la sua trasformazione in infinite forme.

In alcuni mazzi, come il Rider, il Mago tiene la bacchetta nella sinistra, mentre con la destra indica il terreno. Questo, perché il flusso dell’energia può dirigersi dall’altro verso il basso, e viceversa. Dal Cielo alla Terra, e al contrario. Esistono energie terrene, come ad esempio la preghiera o la meditazione, che possono essere elevate al Cielo. Il cappello a punta dei maghi o delle streghe – e intendo strega dal latino striga e dal greco stryx, ossia uccello notturno e non adoratrice del demonio – era il simbolo dell’elevazione dell’energia, atto necessario per modificare la realtà.

Significati al diritto

Inizio, creatività, buone possibilità di iniziare qualcosa. Persona che ha fascino e capacità di attirare attenzione e fiducia su di sé. Diplomazia, abilità negli affari. Iniziato o persona con facoltà medianiche. La parola inizio è fondamentale nell’interpretazione di questa Carta.

Significati al rovescio

Truffatore, giocatore compulsivo. Non c’è inizio. Confusione. Atteggiamento negativo davanti a una situazione. Debolezza, non si riesce a camminare con le proprie gambe. In genere, si negativizzano i significati della Carta al diritto.

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I TAROCCHI: IL MATTO, IL VIAGGIO DELL’ANIMA

Perché parlare di Tarocchi? Perché rappresentano un viaggio nell’inconscio e nel sé più profondo. Perché i Tarocchi mettono in scena l’umana commedia, attraverso 22 attori principali che da secoli, forse da millenni, ci invitano a riflettere, e ci accompagnano nel nostro viaggio interiore. Amati da Jung, portati di nuovo all’attenzione da Jodorowsky, raffigurati in centinaia di mazzi, i Tarocchi restano comunque un mistero. Si dice che provengano dall’antico Egitto, e che siano poi arrivati in Europa, accumulando anni di sapienza ebraica e mediorientale, espressa nella loro complessa simbologia, per poi approdare alla corte dei re come nelle osterie, dove celavano i loro segreti, adoperati come un semplice gioco di carte.

Sul palcoscenico dei Tarocchi si susseguono re e regine, imperatori e papesse; diavoli e angeli del giudizio; ci sono torri che crollano, astri che sorgono e tramontano: c’è raffigurata tutta la vita. Ed è lì affinchè noi possiamo meditarla per avanzare nella nostra via interiore.

Sarebbe impossibile spiegare in una rubrica tutti i significati e le simbologie degli Arcani; preferisco invece suscitare la curiosità, dando poche e chiare indicazioni su ogni Carta, che potrà essere così meditata.

IL MATTO

Il Matto non ha numero. E’ l’unico tra gli Arcani Maggiori a non averlo, in quanto rappresenta lo Zero, l’Inizio, la Creazione, la Scintilla dalla quale scaturisce il presente. Il Matto cammina con lo sguardo rivolto al cielo: dietro di lui, è raffigurato un cane o un gatto, spesso nell’atto di tirargli giù le braghe. Il Matto viaggia leggero: porta con sé solo un piccolo fagotto, legato a un bastone, poggiato sulla spalla destra. Con un’altro bastone, posto sempre a destra, si sorregge nel cammino. Il Matto è perso nei suoi pensieri: veste quasi come un giullare, con abiti sgargianti e multicolori, e porta dei sonagli appesi al colletto della blusa. In alcune raffigurazioni, i sonagli sono anche sul copricapo, che ne cela i capelli. Il suo viso non ha età: non sappiamo se sia giovane o vecchio, non ci sono elementi certi a stabilire i suoi anni.

Chi è il Matto? Forse un antico giullare, colui che poteva dire la verità in faccia ai sovrani, senza essere punito per questo? Forse un viandante o un mendicante?

In alcuni testi, la simbologia del Matto è stata paragonata a quella di San Rocco, anche lui seguito dal cane; oppure a San Giacomo, raffigurato nelle vesti di un viandante (pensiamo al Cammino di Santiago); oppure anche a San Cristoforo, che traghetta Cristo da una riva all’altra di un fiume: tutti santi pellegrini, così come poteva essere interpretato il Matto nei tempi antichi.

Il Matto è lo spirito libero, quello che si è sciolto dai legami terreni e che per questo viaggia veloce. Non ha con sé bagagli se non il suo fagotto, nel quale ripone le sue esperienze, e sembra non avere meta. Non si preoccupa di dove va o di quale strada percorre: il suo sguardo è verso l’alto, incurante delle buche del terreno nelle quali potrebbe cadere e farsi male. Il Matto non si preoccupa di coprire le nudità svelate dall’animale che lo segue: il pudore non fa più parte del suo essere. Lui è oltre.

Il Matto si muove da sinistra a destra, e questa direzione, nei Tarocchi, è quella che va verso il futuro. Perciò il Matto guarda verso il domani, in un eterno movimento che significa trasformazione, perché é attraverso il viaggio che la mente si apre e acquisisce la conoscenza del mondo. E questa trasformazione farà di lui la carta successiva, il Mago, quando, aprendo il suo fagotto, ne tirerà fuori gli elementi che porrà sul tavolo della trasformazione.

Significati al diritto

Viaggi, spostamenti, nuove esperienze. Sta arrivando qualcosa di inatteso. Non bisogna curarsi del giudizio degli altri. Comunicazioni; bisogna dare importanza all’intuito e ai sogni. Ispirazione positiva. Anticonformismo, energia che va nella giusta direzione. Evoluzione personale. Sarà necessario seguire lo sguardo del Matto, ossia vedere quale Carta lo segue, per chiarire meglio il suo significato nella stesura.

Significati al rovescio

La Carta si negativizza, quindi l’energia fluisce in modo sbagliato. Il consultante vive di illusioni, di idee campate per aria. Cose incompiute e lasciate a metà, litigi, discussioni, colpi di testa, confusione. Esaurimento nervoso, senso di ansia, angoscia, idee fisse. Sfiducia, passività. La Carta rovesciata indica la necessità di fermarsi nelle azioni e attendere tempi più propizi.

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I TAROCCHI: ARCANO XXI IL MONDO

L’ultima Carta dei Tarocchi è Il Mondo. Con essa si chiude il cerchio degli Arcani Maggiori, attraverso i quali abbiamo viaggiato lungo tutte le situazioni della vita, incontrandone i personaggi, le scene, i desideri, le paure, le speranze. Il Mondo porta il numero XXI, ma è utile sapere che Papus riteneva che la Carta dovesse portare il numero XXII, collocando al suo posto Il Matto, pensiero peraltro condiviso da Eliphas Levi. Il Mondo è rappresentato da una figura femminile al centro di un ovale di alloro, ai lati del quale troviamo i simboli dei quattro Evangelisti: l’angelo di Matteo, l’aquila di Giovanni, il toro di Luca e il leone di Marco, che quasi santificano la Carta con la loro presenza. La donna porta tra le mani due bacchette magiche, rimandando a quelle del Mago e del Carro, tramutate negli scettri dell’Imperatore e dell’Imperatrice nonché nel pastorale del Papa. Il simbolo di potere che diventa simbolo di trasmutazione della materia: anche qui, una delle simbologie dei Tarocchi passa di carta in carta. Anche la nudità della donna ricorda quella de Le Stelle. Nelle Carte Visconti Sforza il Mondo è invece rappresentato con due amorini che sorreggono una sfera nella quale è disegnata una città medievale, al contrario dei mazzi più conosciuti come quelli di Marsiglia o di Wirth.

Il Mondo @Luigi Caldararo

Il Mondo rappresenta il successo, la possibilità di realizzare tutto quello che si desidera, la fortuna, la perfezione, la riuscita assicurata (Papus), l’azione magnetica del cosmo (Eliphas Levi). E’ interessante riflettere anche su un altro significato: solo divenendo mondo (mundus) ossia puro, l’essere può raggiungere la sua meta. Il Mondo è la Carta più favorevole del mazzo.

Il Mondo, Tarocchi Visconti Sforza

Al contrario, il Mondo non negativizza il suo significato ma lo offusca quindi la riuscita non è piena, il successo non è totale, c’è qualcosa che impedisce la pienezza. Vale la pena ricordare che il Mondo rappresenta anche un luogo chiuso e familiare; anche la donna racchiusa nell’ovale ha un significato ulteriore, quello del rapporto con la femminilità. Alcuni autori hanno poi trovato un’analogia tra la raffigurazione del Mondo con quella dei genitali femminili (Jodorowski).

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Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

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