A Manfredi

#19 MARZO: ESSERE PADRE, ESSERE FIGLIO. DI MASSIMO D’AQUINO

19 marzo, festa del papà

A Manfredi

Ascolta dalla voce di Emyliù Spataro

Ti avrei raccolto nel mio grembo, appena venuto al mondo;

ti avrei protetto da ogni bruttura; avrei osservato, notte e giorno, ogni più piccolo movimento del tuo corpicino;

ti avrei lavato, sfamato, annusato;

ti avrei fatto ridere;

sarei stato il padre che ogni creatura desidererebbe avere;

e tu, mio figlio.

Chi dei due è mancato all’appuntamento?

Tu, figlio mio?

Per secoli esser padre ha significato semplicemente “metterci il seme” e per molti , purtroppo, ancora oggi è così. Basta poco per diventare padre: un apparato genitale funzionante, una compagna accondiscendente e il resto è noto.

Per diventare padre, ma per esserlo davvero?

Io credo che per essere un buon padre sia indispensabile sentirsi un po’ anche madre. Chiaramente non parlo per esperienza diretta perché a me, in quanto persona trans, questo privilegio è stato negato, tutto ciò che posso fare è scrivere una poesia ad un figlio mai nato (A Manfredi) oppure rivivere la mia personalissima esperienza col mio di padre che non è di certo una bella storia.

Il primo ricordo che ho di mio padre risale a quando avevo otto anni e, scesi dal treno che da Napoli ci portò a Milano, mia madre me lo presentò:

“Lui è Enzo, tuo padre”

Era uno di quei padri che c’aveva messo solo il seme e poi era scappato con un’altra donna, per me un perfetto sconosciuto.

Eppure, se solo avesse voluto, in quel momento avrebbe potuto rimediare agli errori commessi. Ricominciare daccapo, cancellare il passato e fare finalmente il papà. Quello che ricordo è il mio impegno nel vederlo e considerarlo come padre, soprattutto per far contenta mia madre che voleva ritrovare la famiglia che aveva sognato da sempre. Ma lui niente! Imperterrito continuò a perseverare negli errori, inconsapevole di cosa volesse dire esser padre.

“Cosa c’è di più destabilizzante del tradimento di chi ti ha messo al mondo?”

Gli auguri per la festa del papà bisogna meritarseli e non per un solo giorno all’anno ma per tutta la vita. E bisogna meritarseli dal momento stesso in cui si decide di concepire un figlio, pienamente coscienti dell’atto che si sta compiendo: stiamo mettendo al mondo un individuo a sé stante, un essere umano che per i primi anni di vita assorbirà da me, padre, tutto ciò che sarò capace di insegnargli. Un padre è e deve essere di esempio.

Tanti auguri papà

A te che non mi consideri di tua proprietà

A te che non decidi della mia vita, imponendomi di fare ciò che tu non hai potuto fare

A te che mi fai essere ogni giorno una persona migliore

A te che m’insegni ad amarmi e ad amare

A te che mi fai sentire libero

Copyright @2023 TheWomenSentinel.net | Tutti i diritti riservati | Riproduzione Vietata

  • Registrazione Tribunale di Roma n.133/22 del 8/11/22

Direttore Stefania Catallo

Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

Redazione:

EMYLIU' SPATARO

Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

MAVA FANKU'

Opinionista disincantata, dotata di un notevole senso dell'umorismo e di una dialettica tagliente, Mava Fankù cura attualmente due rubriche, La Pillola Politica e I Pensierini di Mava, elzeviri su temi vari che ispirano la nostra signorina agèe, da poco anche in video, oltre che in podcast, oltre che in scrittura.

ALESSIO PAPALINI

Romano, educatore, formatore e appassionato di lettura e comunicazione. Attore del Teatro Studio Jankowski di Roma

PATRIZIA MIRACCO

Psicoterapeuta e giornalista. Appassionata di arte e mamma umana di Aki, una bella cagnolina a quattro zampe di 4 anni.

VENIO SCOCCINI

Diplomato all'Istituto Alberghiero Michelangelo Buonarroti di Fiuggi (FR) - Dopo una lunga esperienza in Italia, e all'estero come chef per personaggi di rilievo, sia in casa che su yacht, nel 2013 si è trasferito a Londra, dove ha appreso nozioni di cucina multietnica continuando a lavorare come chef privato.

ROSELLA MUCCI

Ho sperimentato il palco cimentandomi in progetti di Teatro Sociale tra il 2012 e il 2015 con testi sulla Shoa, sul femminicidio, sulla guerra. Il mio percorso teatrale è poi proseguito in autonomia quando ho sentito il desiderio di portare in scena testi scritti proprio da me.Tutti i miei scritti per scelta hanno

error

Enjoy this blog? Please spread the word :)