UNA FAME DA SENTIRSI MALE – I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

“La dieta è il più potente sedativo politico della storia delle donne. Una popolazione con una simile tranquilla ossessione è una popolazione facilmente manipolabile”. Naomi Wolf

L’ossessione del corpo, soprattutto per le donne, ha radici antiche. Basti pensare ai digiuni dell’imperatrice Sissi per conservare la linea; alle newyorkesi scheletriche, le Raggi X, descritte da Tom Wolfe nel “Falò delle vanità”, che consideravano segno di eleganza le ossa sporgenti; oppure, ai problemi di bulimia della principessa Diana. Dietro un disturbo del comportamento alimentare (DCA), c’é una persona che sta vivendo un disagio, esprimendolo attraverso il cibo. Molte volte poi, i DCA possono rivelare la realtà della violenza di genere, ma è necessario un occhio attento ed esperto per coglierne i segni. La dottoressa Franca Marzella, psichiatra, si occupa proprio di questo a Ceccano, comune in provincia di Frosinone, dove opera da oltre trent’anni. .

Dottoressa Marzella, lei è responsabile dell’unità operativa dipartimentale disturbi del comportamento alimentare. Come si svolge il suo lavoro?

“La UOSD DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) della ASL di Frosinone , della quale sono Responsabile, è una Struttura Semplice Dipartimentale afferente al Dipartimento di Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenza, dedicata alla diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti adulti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare e alla tutela della Salute Mentale Femminile.

All’interno della UOSD DCA è attivo il Servizio Salute Mentale Donna (S.M.D.) dedicato alla terapia delle psicopatologie collegate a situazioni di violenza e stalking che necessitino di psicoterapia e psicofarmacologia.

All’interno della UOSD DCA e nel centro SMD si attuano:

  • La prevenzione primaria e secondaria;
  • La formazione agli operatori ed ai tirocinanti;
  • Il raccordo e la collaborazione con le associazioni e con le strutture residenziali e semiresidenziali;
  • Il supporto alle famiglia
  • La presa in carico, il sostegno e il trattamento psicoterapeutico e psichiatrico degli utenti

Destinatari

I destinatari dei servizi della UOSD DCA sono pazienti adulti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare e i loro familiari. Nel Centro Clinico Salute Mentale Donna vengono accolte per il sostegno psicologico o il trattamento psicoterapico, le donne affette da psicopatologie collegate a situazioni di violenza o stalking della provincia di Frosinone..

Le attività erogate dalla UOSD DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) sono le seguenti:

  • Accoglienza e valutazione della richiesta;
  • Valutazione Multidimensionale e Psicodiagnosi;
  • Formulazione del Piano Trattamento Individuale e definizione PDTA;
  • Psicofarmacologia, Psicoterapia individuale, Psicoterapia di Gruppo, Psicoterapia EMDR,
  • Sostegno psicologico – Gruppi Mindfulness Based;
  • Gruppi Parent Training;
  • Gruppi di Psicoterapia Familiare.

Modalità di accesso

Si accede alla UOSD DCA e al Centro Clinico Salute Mentale Donna tramite richiesta diretta (telefonica o di persona presso il servizio).

In caso di invio da parte di altri servizi ASL Frosinone, l’invio deve essere corredato di relazione clinica che attesti eventuali psicopatologie rilevate.

Telefono per appuntamenti : 0775 2072588”.

La dottoressa Franca Marzella

I disturbi del comportamento alimentare e la violenza sulle donne hanno un punto di contatto?

“Certamente: spesso le problematiche psicologiche e psichiatriche delle donne o delle bambine vittime di abusi o violenze , si complicano con gravi patologie collegate al disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione”

Questi disturbi possono essere sintomo di una situazione a rischio?

“In molti casi il Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione è collegato con situazioni familiari e relazionali a rischio, come separazioni familiari o lutti , o con difficoltà nell’ambito scolastico derivanti da episodi di bullismo”.

In questo caso come si interviene?

“Per quanto riguarda l’ambito scolastico è doveroso intervenire con informazione e prevenzione primaria sin dalla scuola elementare e media. Queste patologie insorgono spessissimo nell’età adolescenziale iniziale . La prevenzione nelle scuole deve essere di tipo educazionale , centrata sul riconoscimento e gestione delle emozioni collegate alla alimentazione. Questa attività deve necessariamente essere sviluppata mediante progetti strutturati da parte di personale specializzato nel trattamento del disturbo alimentare , a livello nutrizionale e soprattutto a livello psicologico. Nella ASL di Frosinone la nostra UOSD DCA è attualmente impegnata in una campagna di prevenzione primaria con un corso sul benessere alimentare che durerà fino a Dicembre, in 4 scuole elementari e medie della Provincia.

E’ inoltre importantissimo che vengano attuati programmi di prevenzione primaria nelle scuole anche per quanto riguarda la educazione alla gestione delle emozioni e della affettività in relazione alle diverse situazioni di stress scolastico o di comunità.

Quando i pazienti giungono in ambulatorio siamo già al livello di una CURA , necessaria ma tardiva riguardo a ciò che si sarebbe potuto fare con la prevenzione primaria”.

Cosa vorrebbe dire ai nostri lettori?

“Vorrei invitare tutti : genitori , insegnanti e familiari in genere a non sottovalutare mai cambiamenti rapidi o improvvisi nello stile di vita dei ragazzi riguardanti relazioni con i pari e con gli adulti , con il cibo e l’alimentazione in genere, con i comportamenti legati alle relazioni familiari e sociali. Si può chiedere aiuto in questi casi , i servizi per DCA esistono in quasi tutte le Aziende Sanitarie del Lazio. Per quanto riguarda le persone vittime di violenza e maltrattamenti , il nostro Centro Salute Mentale Donna è stato ed è dal 2014 un servizio innovativo e specifico sulla Salute Mentale Femminile”.

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Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

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