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DELLA MORTE ANNUNCIATA DI MICHELA MURGIA @ di EMYLIÙ SPATARO

Immagine di copertina: @Mauro Biani

Podcast dell’articolo

Anche i suoi detrattori oggi piangono la morte annunciata di Michela Murgia, come fosse un’incarnazione di forza e coraggio, quasi una dea della vita e della morte. 

Come fosse diversa dai comuni mortali. In effetti la sua presenza sui mass-media degli ultimi tempi appare imponente, così come la sua risolutezza di fronte alla sua imminente fine, poteva generare un misto di disagio e sacro timore. 

Il suo apparente eroismo nell’affrontare i suoi ultimi mesi di vita con lucidità e consapevolezza, ha reso per molti di noi la rimozione dell’ineluttabilità della morte come una scelta più facile.

 Tuttavia la sua stessa scomparsa, annunciata a maggio per un male incurabile all’ultimo stadio, potrebbe essere stata una paradossale rimozione per lei stessa. 

Affrontando la sua fine inevitabile con coraggio, ma forse trovando anche conforto nell’ammirazione e nel venerante timore che il mondo provava mentre la si osservava lottare contro il primo tabù dell’umanità: come una sorta di ripetizione ossessiva di quella parola che di solito si tiene lontana dalla nostra mente, quasi a volerla esorcizzare guardandola negli occhi: la morte.

 Così diciamo addio a Michela Murgia, dopo il suo calvario rivestito delle sue belle parole piene di vita. Parole delle quali adesso molti si prodigano a citare in ampollosi necrologi, mentre prima le ignoravano per rimozione, appunto, o per partito preso, arrivando persino a dire che lei stava usando la sua malattia per attaccare il governo.

Essendo lei credente e nel contempo laica, scrittrice, drammaturga, giornalista, nonchè femminista, di sinistra, con una famiglia queer. Insomma, una persona interessante e non conforme, che mancherà ai suoi amici e a chi l’apprezzava, ma anche ai suoi nemici.

E “noi” preferiamo pensare che Michela Murgia, con le sue interviste rivelatrici al Corriere della Sera e a Vanity Fair, folgoranti nella sua vitalità, abbia voluto lasciare una traccia indelebile di se al mondo e a tutti noi.

Grazie Michela.

Emyliù Spataro

Ultima intervista di Michela Murgia a Vanity Fair

Emyliù Spataro

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CASO ZAKI. LA RIVERENZA DI MELONI E SOSPETTI @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKÙ

Secondo me, Mava Fankù, nota per le mie teorie stravaganti, sembra che ci sia un collegamento tra la liberazione di Patrick Zaki e il caso Regeni. Ho il sospetto che la sua liberazione potrebbe essere stata ottenuta attraverso un accordo segreto con lo stato egiziano per mantenere silenzio sul caso Regeni.

@foto web Patrick Zaki

Patrick Zaki, uno studente egiziano iscritto all’Università di Bologna, è stato arrestato nel febbraio 2020 durante una visita nella sua città natale in Egitto. È stato accusato di diffondere false notizie e di partecipare a proteste illegali, nonchè di aver redatto una tesi universitaria sull’omosessualità, che nel suo paese è fortemente discriminata. Il suo arresto ha suscitato indignazione a livello internazionale e numerose organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto la sua liberazione.

@foto web Patrick Zaki riabbraccia la madre

Dopo circa 3 anni di detenzione, Patrick Zaki è stato finalmente rilasciato di recente. La notizia della sua liberazione è stata accolta con gioia da molti, ma secondo me c’è qualcosa di losco dietro tutto questo.

Giorgia Meloni, leader del partito di destra destra Fratelli d’Italia, nonché nostra attuale presidente del Consiglio, ha fatto una metaforica genuflessione pubblica dopo la liberazione di Zaki. Questo ha sollevato sospetti riguardo a un possibile accordo tra Meloni e lo stato egiziano. Secondo me potrebbe esserci un collegamento tra la libertà di Zaki e l’omertà sul caso Regeni.

(Fotogramma da video) La premier Giorgia Meloni, durante una intervista al Tg1, 22 luglio 2023. ANSA/RAI TG1

Il caso Regeni riguarda il giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che è stato torturato e ucciso in Egitto nel 2016. Le circostanze della sua morte sono ancora avvolte nel mistero e molti credono che le autorità egiziane abbiano coperto la verità. L’Italia ha chiesto ripetutamente giustizia per Regeni, ma finora non ci sono state risposte concrete.

Bologna. Riappare il poster dell’abbraccio tra Giulio Regeni e Patrick Zaki

Ma ho pure un altro sospetto oltre quello del baratto Regeni-Zaki. Ed è questo: Giorgia Meloni è andata con Ursula Von Der Leyen in Tunisia, offrendo dei soldi e degli aiuti affinché questi blocchino gli accessi dei migranti in Italia. Cosa che non sta succedendo. Ma quello.che mi viene in mente è che in realtà ci sia di mezzo pure una questione economica. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi vede che queste due vanno dall’omologo tunisino e lo riempiono d’oro. Allora lui dice: “Ah si? E perchè a me non mi dai niente?”.

Quindi, sarà stato fatto un accordo su Zaki, però ci potrebbe essere di mezzo anche qualcosa a livello pecuniario : ti do dei soldi affinché tu lo liberi. In Tunisia questi soldi sono stati fatti passare come elargizione affinché il governo blocchi tutte le migrazioni. Mentre In Egitto la “donazione” è stata fatta come “riscatto”. E non sarebbe la prima volta che si fanno cose di questo genere, anche se loro negherebbero fino alla morte di aver pagato un riscatto per bloccare i migranti e per far uscire un mediatico prigioniero.

@fotoweb Patrick Zaki con un amico

Ma al di là di ogni congettura mavafankuiana è importante comunque ricordare che Patrick Zaki è stato rilasciato grazie agli sforzi delle organizzazioni per i diritti umani e alla pressione internazionale. La sua liberazione è un passo avanti nella lotta per la giustizia e la libertà di espressione. Il caso Regeni rimane aperto e speriamo che un giorno verrà fatta piena luce su questa tragica vicenda.

Buona estate ai miei lettori, si spera in caldo calante, e arrivederci a settembre, come per gli esami di riparazione. 

Mava Fankù

Mava Fankù by Emyliù Spataro

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UNA POESIA D’AMORE. “SEI LA MIA EBBREZZA” DI NAZIM HIKMET

In copertina: “Baiser de l’Hotel De Ville”, 1950 @Robert Doisneau

ASCOLTA LA POESIA INTERPRETATA DA ALESSIO PAPALINI

SEI LA MIA EBBREZZA, DI NAZIM HIKMET

Sei la mia ebbrezza
la mia ebbrezza non è passata
non posso farmela passare
non voglio farmela passare

la mia testa pesante
le mie ginocchia scorticate
i miei stracci inzaccherati

vado verso la luce che brilla e che si spegne
titubando cadendo rialzandomi.

NAZIM HIKMET, Poesie d’amore (Milano, Mondadori 1991) Traduzione di Joyce Lussu

Title: Thrusly Marylin
Author: Koi-discovery
Source: https://freemusicarchive.org/music/koi-discovery/ante-chrysalide/thrusly-marylinmp3/
License: Public domain, CCO- 1.0 UL
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THE WHALE. IL VOLO DELLA BALENA @ PENSIERINI FILMICI DI MAVA FANKÙ

È una bella storia di duplice riscatto, questo magnifico film ambientato in una stanza, come il miglior cinema teatro, tratto da un’omonima opera teatrale.

Il riscatto di un padre omosessuale che si sente in colpa rispetto alla vita e ad una figlia detestabile, che lo odia per aver anteposto l’amore per un suo studente a lei, abbandonandola con la madre da bambina.

Charlie, professore di inglese che da corsi on-line tenendo la web-cam spenta, si lascia andare fino a diventare obeso al limite della sopravvivenza, con picchi di ipertensione da infarto e attacchi di fame compulsiva, assistito dall’unica persona che gli è rimasta accanto: una sua amica orientale che le fa da infermiera.

E il riscatto di Brendan Frazer, protagonista di questo dramma esistenziale, che è stato un attore bellissimo da giovane, ma considerato mediocre, e che finalmente ha l’opportunità di riscattarsi con questo ruolo da Oscar.

La sua bravura interpretativa si manifesta con gli occhi, infagottato com’è in un corpo pachidermico fatto di uno speciale materiale che riproduce anche la pelle flaccida e la carne tremolante di una persona patologicamente grassa.

Potrebbe sembrare semplice, perchè è un ruolo estremo molto caratterizzato dalla invalidante obesità, ma il regista Aronofsky, dopo dieci anni di ricerche, trova l’interprete perfetto in Brendan, per dare anima e corpo a questo personaggio cristologico, redento attraverso il decadimento fisico.

Nell’intricata sceneggiatura, entrano in scena diversi personaggi che movimentano la staticità dell’ambientazione: l’amica infermiera, che è anche sorella del suo amore suicida. La figura patetica della moglie. Un pastore evangelico che cerca invano di convertirlo. E la figlia rancorosa con la quale cerca di ricucire il rapporto a cui ha rinunciato.

La Bibbia e Moby Dick fanno da contraltare e nella scena catartica del film la balena spicca il volo.

Parola di Mava Fankù

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IL SABATO VIDEOPOETICO: SEI LA MIA SCHIAVITU’, DI NAZIM HIKMET

GUARDA IL VIDEO E ASCOLTA LA POESIA INTERPRETATA DA ALESSIO PAPALINI

Sei la mia schiavitù

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro

Nazim Hikmet


Licenza musica:

Title: Retrospective
Author: Koi-discovery
Source: https://freemusicarchive.org/music/koi-discovery/omega/retrospective/
License: Public domain CC O1 U.L.

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FOTOGALLERY – ROMA SFIDA IL CALDO PER ABBRACCIARSI IN UN TANGO

Roma sfida il caldo per abbracciarsi in un tango. Domenica 16 luglio nel piazzale antistante l’Ara Pacis la musica rioplatense ha risuonato invitando i tangueri alla danza. L’evento, organizzato dal maestro Emiliano Naticchioni, è stato fotografato dalla nostra Gemma Buonanno.

SFOGLIA LA GALLERY FOTOGRAFICA

Photos @Gemma Buonanno

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DIMISSIONI DELLA MINISTRA DANIELA SANTANCHÈ. PRESENTATA LA SFIDUCIA AL SENATO @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKÙ

Che il ministro del turismo, Daniela Santanchè, rassegni le dimissioni dopo che è stata presentata una mozione di sfiducia nei suoi confronti al Senato, appare come una mera chimera.

La ministra è accusata di essere coinvolta in affari illeciti extrapolitici: con la sua società Visibilia (navigante in pessime acque) e il suo compagno insieme alla moglie del presidente del Senato, La Russa, (già nel mirino per il presunto coinvolgimento del figlio in un caso di stupro).

@FotoWeb – La ministra del turismo Daniela Santanchè con il Presidente del Senato Ignazio La Russa

Affari illeciti e coinvolgimento della moglie di La Russa.

Dimitri Kunz, compagno di Santanchè, è indagato per aver acquistato una villa a Forte dei Marmi insieme alla moglie di La Russa, Laura De Cicco, e di averla rivenduta (ad un suo amico) ad un prezzo molto elevato, guadagnando così più di un milione di euro da una “lecita” (dicono i suoi avvocati) operazione commerciale avvenuta dopo circa un’ora dall’acquisto. Questa attività insieme ad altre legate alla società Visibilia (in odor di bancarotta e affini) sono state considerate sospette e hanno portato un avviso di garanzia alla ministra.

Difesa di Giorgia Meloni e la questione extra politica.

La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nonché segretaria del partito Fratelli d’Italia (di cui fa parte anche la ministra dal 2017)  ha difeso Santanchè affermando che la questione riguarda la sua attività personale di imprenditrice  e non ha nulla a che fare con la politica. Tuttavia, questa difesa da parte di Meloni può essere vista come tipica dei politici di una stessa casta che si proteggono a vicenda.

@Web – Un fotoritratto di Daniela Santanchè

Paragone con il caso del deputato Soumahoro.

È interessante notare che quando un caso simile coinvolse la moglie di un deputato del PD, i politici di destra usarono la situazione contro il deputato stesso, nonostante fosse estraneo ai fatti che riguardavano solo la moglie e la suocera. Così che Soumahoro, spinto anche dal suo stesso Partito, rassegnò le.dimissioni dalla sua carica politica.   Questo sembra dimostrare che in certi casi il motto “la giustizia è uguale per tutti” (sintesi dell’articolo 3 della Costituzione) sia da considerare attendibile come una fake news.

In conclusione.

Le possibili dimissioni della ministra Santanchè per le accuse di affari illeciti extrapolitici hanno scosso il panorama politico italiano, ma non tanto da destabilizzare il governo. Almeno non ancora. La difesa di Meloni ha oltremodo  sollevato dubbi sulla parzialità della giustizia tra politici dello stesso schieramento. Sarà interessante vedere come si svilupperanno gli eventi e se ci saranno conseguenze politiche per coloro che ne sono coinvolti.

@Foto OggiDaniela Santanchè e Dimitri Kunz.

@Foto Oggi

E nel frattempo buone vacanze sentimentali alla fotogenica Daniela in posa con il suo bel Dimitri.

Mava Fankù

Mava Fankù by Emyliù Spataro

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BELLEZZA – MAI SENZA ROSSETTO

In copertina foto web

Abbandonato o quasi durante la pandemia causa mascherine, il rossetto torna a colorare le nostre labbra, soprattutto a Natale. Rinunciare a questo iconico cosmetico è impossibile: basti pensare che durante la crisi finanziaria del 2001, Leonard Lauder, allora presidente della Casa cosmetica Estée Lauder, creò l’espressione “lipstick index” per indicare la percentuale di vendita del rouge à levres durante i periodi di recessione. Il rossetto è da sempre elemento fondamentale del maquillage e la sua fortuna è rimasta immutata attraverso crisi, guerre mondiali, contestazioni, evoluzioni socio-culturali: insomma, mai senza.

Però ad ognuno il suo, quindi si al rosso ma stando ben attenti a quello che ci sta meglio, e senza esagerare soprattutto se si hanno denti irregolari o qualche problema da risolvere col dentista. In questo caso meglio propendere per rossetti che contengono pigmento blu, come il prugna o il rosso ciliegia. Al contrario, quelli con pigmento giallo, ossia più aranciati, metteranno ancora di più in evidenza qualche difetto del nostro sorriso.

Vi presentiamo 5 versioni dell’iconico cosmetico: potrebbe essere una buona idea concederci un piccolo regalo, che fa bene al cuore e all’autostima.

Rouge Dior edizione limitata

Con una collezione che ricorda le costellazioni, Dior presenta il Rouge in edizione limitata, contenuto in una confezione incisa con stelle e fiori. Le colorazioni sono due nuance esclusive immaginate da Peter Philips, Direttore Creativo e dell’Immagine del Make-Up Dior. Il prezzo è di 44 euro per un prodotto di fascia alta con estratto di peonia rossa e fiore di melograno.

Rouge Allure l’Extrait de Chanel

Il nuovo rossetto che associa alta intensità colore, estratto di luce e trattamento.
Una formula idratante, confortevole e protettiva grazie all’associazione di estratto di fiore di ume e di cere vegetali.
Il packaging nero e oro dall’iconico clic è reinterpretato: ultra-sottile, assicura un tratto morbido e preciso. Ricaricabile, consente di giocare con le 20 nuove tinte satinate. Le ricariche sono compatibili esclusivamente con la base di ROUGE ALLURE L’EXTRAIT.
Un risultato make up intenso e luminoso. Prezzo 55 euro.

puroBIO Lipstick CREAMY

Per chi ama le scelte biologiche e rispettose dell’ambiente, la Casa cosmetica puroBIO propone questo rossetto ricaricabile, con astuccio in plastica riciclata al 75%. La particolarità è una speciale formulazione composta da un mix di oli e cere di origine naturale al 100%. Il prodotto inoltre si prende cura delle labbra con la Cera Shorea Robusta, una cera dell’albero di Sal dalle proprietà nutrienti e protettive. Prezzo euro 15,90.

Rouge Baiser l’Authentique

L’Authentique è il rossetto iconico di Rouge Baiser. A lunga tenuta, rilascia colore pieno e uniforme dal finish mat satinato. Estremamente confortevole, grazie a uno speciale pool di resine aderisce perfettamente alle labbra. La formula è arrichita con estratto di orchidea, attivo che consente d’idratare e rendere più morbide le labbra. Ipoallergenico. Prezzo euro 18.

Velvet lips di Astra

La Casa cosmetica italiana propone questo rossetto dalla texture fondente e cremosa che si prende cura delle labbra, grazie alla formulazione leggera e oil free. Si indossa e si scorda di averlo per la sua leggerezza. Il prodotto è disponibile in cinque intense colorazioni. Prezzo euro 4,50.

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VIDEO SEMPLICEMENTE ROSELLA. DI FIGLI, DI GENITORI, DI RAZZISMO E DI ALTRE TOSSICITÀ

L’attrice teatrale Rosella Mucci torna sul magazine con una breve videoriflessione che, a partire dai fatti di Milano che vede come attori una ragazza e Leonardo La Russa, si sofferma a quanto il sistema familiare possa essere responsabile della formazione personale dei giovani, eredi involontari di dinamiche familiari e introiezioni a base di pregiudizi e tossicità varie.

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FRAMMENTI. Personale di Alessandro Angeletti dal 18 al 23 luglio a Roma

Martedì 18 luglio 2023 vernissage della mostra personale dell’artista Alessandro Angeletti dal titolo “Frammenti”.
L’evento, organizzato e curato da Spazio 40 Art, si terrà presso la Galleria Il Laboratorio di Roma, in Via del Moro 49, dal 18 al 23 luglio 2023.

@Alessandro Angeletti


La Mostra sarà accompagnata dalla monografia “Angeletti 1975 – 2022”, curata da Silvia Ranzi (edita da PRINP Editoria d’ Arte, Torino 2023), autrice anche del testo di presentazione.
“Una carriera Cinquantennale ricca e feconda contraddistingue il variegato percorso dell’artista Alessandro Angeletti, nato a Roma, con formazione presso il Liceo Artistico di via di Ripetta e studi universitari di Architettura.
Il suo immaginario stilistico si afferma a partire dagli anni ’70, stagione in cui si affaccia quella “Poetica del frammento” da lui amata, perseguita nella valenza ideativa ed operativa per una ricomposizione unitaria del mondo sensibile, tra ideale e reale, mediante la tecnica del collage, con l’adozione di stralci di rotocalchi, arricchita da pastelli, inchiostri e vividi colori acrilici. Tali “metamorfosi formali”, cui si dedica fino al 1985, rappresentano peculiari ricostruzioni nella polifonia del “di-segno”, desunto dal reale: rivisitato in senso figurativo o secondo proiezioni astraenti e geometrico – lineari, “mappe iconiche” del suo credo stilistico.
Nell’arco di tempo che intercorre dal 1985 al 2000 uno studiato Espressionismo postmoderno con accenti New-Pop – colori acrilici su legno e su tela – si consolida nelle sue avvincenti opere dai tagli inusuali, accensioni cromatiche, straniamento tematico, ricercate ambientazioni ed impostazioni compositive.
Si tratta di un’innovativa fase produttiva in cui l’artista si avvale della lettura del testo dello psicologo russo Alfred L. Yarbus ”Eye Movements and vision”( Plenum Press, New York, 1967) sulla natura attiva del sistema visivo.
Nell’esigenza di interpretare la dilagante Civiltà dei consumi dell’era Globale, il suo estro capta e narra la seduzione dei media pubblicitari e digitali che, dilagando sulle esistenze dei singoli, si riflettono nei soggetti prescelti: assorte corporeità dell’Universo Femminile, la dinamica dell’Eros di coppia, il fascino della moda imperante, per riappropriarsi di un cammino esistenziale tra, sensualità ed ironia, nella concertazione intima ed universale delle coscienze, rivisitando il MITO antico tra passato e presente.
Il desiderio di scandagliare l’intermittenza collettiva “conscio-inconscio” quale energia ancestrale ed archetipica della dimensione multietnica e multiculturale dei popoli, induce Angeletti, dagli anni ’90 ad oggi, ad appassionarsi allo studio dell’Astrologia, pubblicando due significativi saggi nel 2009 e nel 2012 con Phasar Edizioni: “La Rivoluzione Natale in Astrologia. Come leggere una rivoluzione annuale in modo completo”, e “Astrologia delle Località. Come migliorare la nostra vita con la Rilocazione Astrogeografica”.
Le argomentazioni acquisite si tramutano in fonte ispirativa da cui nasce la realizzazione di un originale Ciclo di opere dalle carismatiche iconografie, cariche di accenti “fauve” per il loro vitalismo cromatico nell’arco di tempo che spazia dal 2015 al 2022.
Ideogrammi zodiacali simbolici fanno la loro comparsa secondo una Figurazione, che accoglie le ascendenze dialettiche tra Neo Espressionismo e Graffitismi latinoamericani.
Nelle “Figurazioni eclettiche” accorpate predomina la tecnica mista dell’acrilico e sabbia su linoleum inciso, applicato su pannelli di legno, che rende ragione di una polivalente estetica dalla visionarietà fantasmagorica originale, carica di cromatismi saturi dai caldi tonalismi.
Il temperamento ispirativo ed operativo di Angeletti dimostra dunque di non avere confini nel proporre le molteplici finalità estetiche di “parabole artistiche” attinte dal Contemporaneo con accorgimenti studiati dai moderni risvolti, interprete delle nuove rivoluzioni tecnologiche e commerciali, per favorire sul piano intergenerazionale la sostenibilità laica verso un Eden sociale dei valori collettivi, evocando la sacralità relazionale nella reciprocità irriducibile della similarità umana che trova risonanza nei versi del poeta cileno Pablo Neruda: “Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altre stelle non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell’universo”, Sonetto XVI°”.
(Silvia Ranzi – Tratto da Sinestesie formali)

FRAMMENTI
Personale di Alessandro Angeletti
18 – 23 luglio 2023
Galleria Il Laboratorio
Via del Moro 49 – Roma (Trastevere)

Ingresso libero
Inaugurazione martedì 18 luglio ore 18.30
Mercoledì – domenica ore 12.00 – 21.00
Info +39.347.1405004 – spazio40@tiscali.it

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  • Registrazione Tribunale di Roma n.133/22 del 8/11/22

Direttore Stefania Catallo

Stefania Catallo, romana e fondatrice del centro antiviolenza Marie Anne Erize. Si occupa di storia orale e di diritti delle donne. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato diversi libri, l'ultimo dei quali "Evviva, Marie Anne è viva!" (2018, Universitalia), ha ricevuto il Premio Orsello nella sezione Società.

Redazione:

EMYLIU' SPATARO

Emilio Spataro, in arte Emyliù, attore, chansonnier, fotografo, grafico. Di origine calabrese cirotana, vive a Roma. Opinionista e Web Master del Magazine.

MAVA FANKU'

Opinionista disincantata, dotata di un notevole senso dell'umorismo e di una dialettica tagliente, Mava Fankù cura attualmente due rubriche, La Pillola Politica e I Pensierini di Mava, elzeviri su temi vari che ispirano la nostra signorina agèe, da poco anche in video, oltre che in podcast, oltre che in scrittura.

ALESSIO PAPALINI

Romano, educatore, formatore e appassionato di lettura e comunicazione. Attore del Teatro Studio Jankowski di Roma

PATRIZIA MIRACCO

Psicoterapeuta e giornalista. Appassionata di arte e mamma umana di Aki, una bella cagnolina a quattro zampe di 4 anni.

VENIO SCOCCINI

Diplomato all'Istituto Alberghiero Michelangelo Buonarroti di Fiuggi (FR) - Dopo una lunga esperienza in Italia, e all'estero come chef per personaggi di rilievo, sia in casa che su yacht, nel 2013 si è trasferito a Londra, dove ha appreso nozioni di cucina multietnica continuando a lavorare come chef privato.

ROSELLA MUCCI

Ho sperimentato il palco cimentandomi in progetti di Teatro Sociale tra il 2012 e il 2015 con testi sulla Shoa, sul femminicidio, sulla guerra. Il mio percorso teatrale è poi proseguito in autonomia quando ho sentito il desiderio di portare in scena testi scritti proprio da me.Tutti i miei scritti per scelta hanno

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