In copertina: Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli foto web
Le raccomandate sono arrivate nei giorni scorsi, ma forse loro già se le aspettavano. Il tono delle missive è simile: “La invitiamo a prendere contatto con la scrivente (una società immobiliare riconducibile alla famiglia Berlusconi, ndr) per definire le modalità di restituzione dell’immobile che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023“. In pratica, Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, ex olgettine, ex frequentazioni affettive del Cavaliere, dovranno lasciare le ville brianzole di Bernareggio, due costruzioni speculari di circa 600 mq ciascuna, in quanto gli eredi Berlusconi non intendono rinnovare i contratti di comodato d’uso gratuito, decaduti con la morte di Silvio. Gli immobili hanno ciascuno un valore stimato di 850 mila euro.
Visto così non sembrerebbe affatto un caso d’interesse nazionale, ma se si inserisce la vicenda in un’ottica più ampia e relativa al costume berlusconiano di donazioni e favori a stelline, soubrettine o comunque donne di una certa, anche se discutibile, avvenenza e soprattutto di facile attaccamento – se al Cavaliere, al suo denaro o a entrambi non è dato sapere e non ci interessa – si vede quanto gli eredi si stiano impegnando a smembrare l’effimera corte paterna, a cominciare dalle epurazioni nelle televisioni di famiglia.
Si tratta di un ritorno alla professionalità e alla meritocrazia? Chissà. Nel caso della Guerra, lei dovrà rinunciare all’assegno mensile di 2.500 euro che il Cavaliere versava alle olgettine a titolo di risarcimento per i danni di immagine provocati dal caso Ruby e dallo scandalo delle cene eleganti, provvedimento che presto si estenderà a tutte.
Sorcinelli invece non riceve più l’assegno da tempo, come ha dichiarato al Corriere della Sera; invece, sta attendendo circa 3 milioni di euro che Berlusconi aveva inserito in un accordo risarcitorio, insieme al comodato d’uso della villa.
Questo sfratto non s’ha da fare
Proprio per quanto riguarda le ville, Guerra e Sorcinelli hanno deciso, insieme ai loro avvocati, per un ricorso allo sfratto, forti di un certo numero di registrazioni audio di telefonate intercorse tra loro e il defunto Berlusconi proprio in merito alla volontà di quest’ultimo di donarne una a ciascuna. Registrare le telefonate tuttavia, fa pensare a una mancanza di fiducia nella parola del Cavaliere, forse a causa di eventi precedenti; Guerra dice infatti nell’audio: “Ho paura che tu mi prenda in giro come l’altra volta” (quale altra volta? e di cosa si trattava?), mentre Sorcinelli ha dichiarato di avere registrato le chiamate: “Perché volevamo tutelarci per il futuro“. Basta la fiducia, insomma, come recitava un famoso spot televisivo di parecchi anni fa.
Forse è giunto per entrambe il momento di guardare alle offerte di lavoro? Lo sapremo a breve. Nel frattempo, vi proponiamo uno degli audio in questione, dal sito @RepubblicaTv.
Cliccando sul link si può ascoltare la telefonata tra Barbara Guerra e Silvio Berlusconi.
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