10 June 2023

THE WHALE. IL VOLO DELLA BALENA @ PENSIERINI FILMICI DI MAVA FANKÙ

È una bella storia di duplice riscatto, questo magnifico film ambientato in una stanza, come il miglior cinema teatro, tratto da un’omonima opera teatrale.

Il riscatto di un padre omosessuale che si sente in colpa rispetto alla vita e ad una figlia detestabile, che lo odia per aver anteposto l’amore per un suo studente a lei, abbandonandola con la madre da bambina.

Charlie, professore di inglese che da corsi on-line tenendo la web-cam spenta, si lascia andare fino a diventare obeso al limite della sopravvivenza, con picchi di ipertensione da infarto e attacchi di fame compulsiva, assistito dall’unica persona che gli è rimasta accanto: una sua amica orientale che le fa da infermiera.

E il riscatto di Brendan Frazer, protagonista di questo dramma esistenziale, che è stato un attore bellissimo da giovane, ma considerato mediocre, e che finalmente ha l’opportunità di riscattarsi con questo ruolo da Oscar.

La sua bravura interpretativa si manifesta con gli occhi, infagottato com’è in un corpo pachidermico fatto di uno speciale materiale che riproduce anche la pelle flaccida e la carne tremolante di una persona patologicamente grassa.

Potrebbe sembrare semplice, perchè è un ruolo estremo molto caratterizzato dalla invalidante obesità, ma il regista Aronofsky, dopo dieci anni di ricerche, trova l’interprete perfetto in Brendan, per dare anima e corpo a questo personaggio cristologico, redento attraverso il decadimento fisico.

Nell’intricata sceneggiatura, entrano in scena diversi personaggi che movimentano la staticità dell’ambientazione: l’amica infermiera, che è anche sorella del suo amore suicida. La figura patetica della moglie. Un pastore evangelico che cerca invano di convertirlo. E la figlia rancorosa con la quale cerca di ricucire il rapporto a cui ha rinunciato.

La Bibbia e Moby Dick fanno da contraltare e nella e nella scena catartica del film la balena spicca il volo.

Parola di Mava Fankù

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