L’Arcano XIX, o meglio il XVIIII, che risulta scorretto dal punto di vista della numerazione romana ma esatto nell’ottica dei Tarocchi, dove non si sottrae ma si aggiunge, è Il Sole. Terza Carta dedicata agli astri, dopo Le Stelle e La Luna, è spesso raffigurata come un paesaggio nel quale l’astro diurno splende prepotentemente, irradiando su due bambini che nelle raffigurazioni dei Tarocchi di Marsiglia e di Wirth sono ritratti accanto a un muretto multicolore, quasi la sponda di una piscina. Occorre allora ricordare la raffigurazione della Luna, l’Arcano precedente, nella quale la piscina era occupata da un’aragosta; e questo ci ricorda quanto le Carte seguano un fil rouge che le unisce e ne trasporta i simboli da un Arcano all’altro. Per fare un esempio, il Carro è ricoperto da un drappo con disegnate le stelle, e proprio Le Stelle sono uno degli Arcani Maggiori. Oppure, sempre riguardo al Carro, il bastone tenuto tra le mani dal personaggio della Carta, che ricorda moltissimo la bacchetta magica de Il Bagatto.

Il Sole nei Tarocchi di Marsiglia
Il Sole parla di luce e di rivelazione; mentre la Luna nascondeva, il Sole svela e porta alla luce cose e fatti che fino a questo momento non sono stati rivelati. Con questa Carta non è possibile mantenere segreti o dire bugie: l’astro illumina tutto, eliminando le ombre, anche in senso metaforico. La Carta parla di manifestazioni, del palesarsi di qualcuno o di qualcosa; di verità e di limpidezza; di chiarificazione, di verità, di trasparenza. Il Sole rappresenta anche i figli e il ruolo genitoriale. Se al contrario, il Sole non si negativizza bensì si affievolisce: è come, per usare una metafora, quando il cielo è coperto: la luce si diffonde ma con meno intensità.
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