La prima manifestazione in Italia per i diritti de@ giovan@ transgender si terrà sabato 1 aprile a Roma. Si chiama “Protect trans youth” e partirà alle 14 da piazza dell’Esquilino per arrivare e concludersi in piazza Madonna di Loreto. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Gender X per porre l’attenzione sui diritti delle persone trans, soprattutto quelle molto giovani.
La dichiarazione degli organizzatori e il pensiero del Presidente Mattarella
“Nel nostro Paese non vediamo ancora riconosciuti e garantiti pienamente i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per le persone trans, esposte a bullismo e violenza transfobica e a isolamento sociale. Per questo nasce l’iniziativa Protect Trans Youth, per far conoscere le criticità della situazione italiana e avanzare proposte concrete di fronte alle istituzioni: dalla carriera alias a percorsi di formazione per il personale scolastico, fino al supporto alla genitorialità e alla tutela della sicurezza e del benessere psico-fisico dei giovani in tutti gli aspetti. Le voci e i racconti delle ragazze e dei ragazzi saranno al centro della giornata”. Gioele Lavalle, fondatore e coordinatore di Gender X, continua: “Sono tante le giovani persone trans che cominciano molto presto a subire violenza ed emarginazione, dai pari come dagli adulti di riferimento. Ci sono docenti che si rifiutano di usare il genere in cui i loro studenti si identificano, o che ne saltano il nome all’appello, come se per loro non esistessero, e che così finiscono per legittimare il bullismo dei compagni di classe.”
Anche il Presidente Mattarella nel 2020, in occasione della Giornata Mondiale contro l’omofobia si era espresso così: “[…] per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana”. Condannando anche le discriminazioni sull’orientamento sessuale che: “costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana“.
Lo sguardo dell’arte sulla transessualità
Tra gli artisti che si sono impegnati sui temi della transessualità, ricordiamo lo scrittore Massimo D’Aquino col suo libro “Camminavo rasente i muri, autobiografia tascabile di un transessuale” (2019, Croce Libreria), un racconto autobiografico che abbraccia tutta l’esistenza dell’autore, utile per sfatare il mito della transessualità come scelta.

Il regista Giuseppe Sciarra, con il corto “Venere è un ragazzo”, vincitore di diversi premi sia per la sceneggiatura che per la regia.
Anche l’attore teatrale Emyliù Spataro ha interpretato “La Crisalide“, in un’intensa interpretazione di una transessuale.
Alla manifestazione hanno già aderito: Genderlens, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Libellula, Le Tre Ghinee, Tdov, Arcobaleno dei diritti (Latina) , Cgil Roma e Lazio, Famiglie Arcobaleno, Di Gay Project , Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica, Azione Trans, MIT Movimento Identità Trans Bologna, Atn Napoli, Associazione Sunderam Torino, Ala Milano Onlus, Agedo Roma, Gaynet Roma, Polis Aperta, Agapanto, Libera Rugby Club, Collettivo Prisma, Lucha Y Siesta, Be Free, Ora d’aria, Collettivo Cattive Ragazze, Romà Onlus, Romni Aps, Associazione Rowni Roma Women Network Italy Aps, Orchidea Latina.
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