30 Settembre 2023

ASSOLTO L’IMPERATORE SILVIO PER RUBY @ I PENSIERINI DI MAVA FANKU’

Che il nostro empatico Re Silvio potesse arrivare a farsi organizzare edonistiche feste con uso di cortigiane, procurate da fedeli servitori, nella sua Reggia di Arcore, se ne vocifera dall’inizio del suo regno.

Il regista Sorrentino ne ha fatto un sontuoso film in due capitoli, nel quale mostra anche l’aspetto umano di Silvio, capace di grande tenerezza come di grande cinismo.

E non ci sarebbe alcun reato tra adulti consenzienti nel divertire e far divertire gli invitati ai suddetti baccanali, come usavano fare gli imperatori dell’antica Roma, da Caligola a Nerone.

Perchè tanto la nostra Italietta, si sa che non è un Paese bigotto con i regnanti, ma solo con i sudditi.

Se non fosse stato per un incidente di percorso, in cui incorse il nostro generoso Silvio, che si dice abbia sistemato tante povere ragazze, non certo assoldandole come prosaiche peripatetiche, ma facendo loro regali importanti, come, che so, un Salone di Bellezza per intraprendere una redditizia attività lavorativa.

Perciò, questo bisogna dirlo, c’è anche un’aura benefica che aleggia sul capo del nostro, stavo per dire canuto ma, non c’è pece più nera della stampa dei capelli sul cuoio capelluto del nostro ex chansonnier show men, che da giovane si esibiva su navi da crociera; e come ci piace sentirlo cantare con una suadente inflessione lombardo-francese “ce ci bon, ce petite sensation”!

Immagini tratte dal film “Loro” di Paolo Sorrentino

Insomma, il Premier Berlusconi era inciampato in un affare pruriginoso, detto “Caso Ruby”: al secolo Karima, la presunta nipotina, all’epoca di poco minorenne, del presidente egiziano Mubarack, che sarebbe entrata nelle grazie del Cavaliere, scoperchiando fatalmente il godereccio ginepraio del così detto “Bunga-Bunga”.

Oggi l’avvenente Karima ha trent’anni e ha scritto un libro sulla sua vicenda.

Dopo quasi un decennio di processi e indagini, con presunte false testimonianze, ricatti trasversali, e accuse di corruzione in atti di ufficio, del genere che il nostro Silvio avrebbe tentato di corrompere decine di giovani testimoni, assicurando loro un cospicuo reddito mensile, più vari benefit, come contratti televisivi, ricchi premi e cotillons, si è arrivati alla sua piena assoluzione perché “il fatto non sussiste”, mentre altri imputati hanno avuto la piena e definitiva condanna.

E come capita solo a certi potenti, che possono compiere miracoli ribaltando le loro sorti, anche quando sono stati i più indagati, processati e assolti del Pianeta, tutto finisce a tarallucci e vino, o tisane depurative, data l’età.

Anche se la pensione politica, con annessa santificante pace dei sensi sembrano, e mi auguro siano, ancora lontane per il nostro sempiterno Imperatore.

Mava Fankù


“Ma te che cosa ti aspettavi? Di poter essere l’uomo più ricco del Paese, di fare il premier e anche che tutti ti amassero alla follia?..
Sì, io mi aspettavo proprio questo“.


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