30 Settembre 2023

LE SUORE DI RAVELLO CACCIATE DAL MONASTERO E PRIVATE DEL VELO

E’ di questi giorni la notizia dell’allontanamento forzato delle suore del monastero di Santa Chiara a Ravello e delle loro dimissioni a causa della loro disobbedienza alle decisioni della Chiesa.

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Suor Massimiliana Panza e suor Angela Maria Punnacka hanno lasciato definitivamente il monastero di clausura di Santa Chiara a Ravello, e non potranno mai più rientrarci. Anzi, in realtà non potranno entrare in nessun altro monastero perché, a causa della loro disobbedienza, sono state private del velo. Al loro posto sembra si siano insediate due suore provenienti da Roma.

I fatti

Il monastero di Santa Chiara a Ravello fino a venerdì 3 febbraio ospitava tre religiose: suor Massimiliana, suor Angela e la novantasettenne suor Maria Cristina, ormai impossibilitata, vista l’età, a svolgere il suo servizio. Le tre consorelle avevano opposto resistenza al trasferimento in un altro convento, perché in attesa dell’atto di formalizzazione della donazione, in favore di papa Francesco, dell’intero patrimonio del monastero, il cui valore è stimato tra i 50 e i 60 milioni di euro. La motivazione delle tre suore era quella di preservarlo da eventuali speculazioni, vista la zona di grande interesse turistico.

Il Dicastero per la vita consacrata, ossia l’organismo della Curia romana che decide sulla vita religiosa del mondo cattolico, nonostante le argomentazioni e le proposte delle monache di ampliare le attività del convento per rivitalizzarlo, ne aveva invece decretato la chiusura, nominando un commissario pontificio, un francescano del Santuario di Sant’Antonio di Padova, che nel 2021 ne aveva censito i beni. Tra questi, oltre naturalmente al monastero e alle donazioni, c’è anche la proprietà dell’edificio storico dell’hotel Parsifal e di tre locali commerciali in piazza Fontana Moresca, che portano una rendita annua di circa 200 mila euro.

Le suore però non si erano perse d’animo e avevano scritto al Papa, offrendogli tutte le proprietà del monastero per la sua carità. Il 25 giugno 2022, il Vaticano aveva comunicato attraverso la Segreteria di Stato, di aver accettato la proposta. Ma nonostante gli sforzi, sono state fatte uscire dal monastero e punite severamente con la sospensione dei voti. In pratica, non sono più suore.

“Hanno disobbedito alla Chiesa e all’ordine delle Suore Clarisse Urbaniste d’Italia. Sono quindi dispensate dagli obblighi provenienti dalla sacra ordinazione”: questa è la motivazione ufficiale dei provvedimenti contro le religiose.

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Il saluto a Ravello di suor Massimiliana

“Grazie a voi che ci avete accolte e supportato per quanto è stato possibile; noi in realtà non siamo state trasferite ma dimesse dall’Ordine. Tutto è partito dalla donazione che abbiamo fatto al Santo Padre. Appena noi abbiamo dichiarato e il Papa ha accettato la donazione di tutto il patrimonio monastico. Per noi non abbiamo preso e non abbiamo intenzione di prendere nulla, siamo nate povere francescanamente e così vogliamo morire. Dopo questa nostra scelta, è stato deciso il nostro trasferimento. Ma avevamo tutto il diritto canonico di portare a termine questa donazione. I superiori ci hanno ripensato e non abbiamo la possibilità di ricorrere all’atto di dimissioni. Questa è la verità. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora pregate voi per il monastero”.

Quello che non risulta chiaro è come mai, vista la decisione di chiudere il convento, si siano invece insediate due nuove suore, sembra provenienti da Roma.

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