3 Ottobre 2023

Mese: Gennaio 2023

MASSIMO D’AQUINO: AMORE E’ QUANDO SI E’ CAPACI DI DARE SENZA ASPETTARSI NULLA IN CAMBIO – S.VALENTINO SPECIAL

Con questo articolo inizia il percorso del nostro magazine verso il 14 febbraio, giorno di San Valentino, da sempre dedicato all’amore e agli innamorati, affrontando i diversi aspetti di questo sentimento, e anche le diverse modalità della sua espressione.

Parlare d’amore alla vigilia di San Valentino potrebbe sembrare banale e scontato, ma c’è amore e amore. Ci sono sentimenti leggeri come una piuma e altri forti, fortissimi; esistono persone che amano – o credono di amare – in modo superficiale, specchiandosi solo nel proprio narcisismo, e altre che lo fanno con profondità. Il nostro magazine ha incontrato Massimo D’Aquino, scrittore che ha affrontato la transizione con tenacia, parlandone e divulgando la sua esperienza per offrirla a chi si trova davanti a una scelta e sta valutando cosa fare. Abbiamo parlato dell’amore e della sua importanza, e di quanto sia basilare che anche la scuola si interessi all’argomento. D’Aquino presenterà il suo ultimo libro “Da mio padre ho preso solo gli occhi chiari” (2022, Edizioni Croce), il prossimo sabato 4 febbraio a Roma: sarà un’occasione per conoscerlo e dialogare con lui, non solo d’amore.

Massimo D’Aquino, secondo lei cos’é l’amore?

“L’Amore vero, secondo me, è incapacità di odiare. Una delle mie prime fidanzatine una volta mi disse : “essere innamorata per me significa uscire da me per entrare in te”. Allora non riuscii a comprendere pienamente cosa volesse dire, anche perché sfidavo chiunque a voler entrare in me, con tutto il caos che regnava nella mia testa credo sarebbe scappato a gambe levate! Solo col tempo e con le esperienze vissute ho capito che aveva ragione. Amare vuol dire esser capaci di guardare quello che c’è dietro gli occhi della persona che abbiamo davanti e andare oltre tutto il superfluo; capirne l’essenza. Amore è voglia di conoscenza, perché soltanto conoscendosi davvero ci si può amare, a volte anche per sempre. E’ Amore quando si è capaci di dare senza aspettarsi nulla in cambio.

L’Amore si sente, viene dal cuore ed è quella brama di vederti stare bene ed essere felice, la certezza di volere solo e soltanto il tuo bene.

E’ Amore il desiderio di tornare da te come se fosse entrare in un giardino meraviglioso dove mi sento libero e protetto allo stesso tempo. E’ Amore l’equilibrio che nasce tra l’intreccio della tua vita nella mia e viceversa. Tutto questo è per me l’Amore. Se sono capace di uscire da me per entrare in te e tu sai fare altrettanto, il gioco è fatto!”.


Quanto conta l’amore nella tua vita? E come è cambiato il suo significato nel corso degli anni?

“L’Amore nella mia vita è stato ed è tuttora essenziale. Passando in rassegna le mie esperienze sentimentali mi sono reso conto di una cosa: non ho mai vissuto un amore “trascinato” . Non sono mai stato schiavo delle abitudini e quando mi sono reso conto di non amare più la persona con cui stavo, sono stato sempre schietto e sincero, decretandone la fine. In realtà sono sempre stato affascinato più dalla fine che dall’inizio di un amore e, nonostante capissi che si stava andando entrambi verso un declino inevitabile, ho sempre cercato di comprenderne i motivi e di capire se in qualche modo potevo porre rimedio prima di dire basta.

L’inizio di un Amore è soggetto ad un’inesorabile imbecillità da entrambe le parti. Ci si sente euforici e si tende ad idealizzare gesti e comportamenti molti dei quali col senno di poi troveremo detestabili, spesso ci si vuole a tutti i costi innamorare. E’ solo la fine di un Amore che ci fa capire dove e quando abbiamo sbagliato.

Tralasciando gli amori liceali in cui mi sono sentito più che altro un giovane Werther, travagliato e tormentato, nel corso degli anni il mio modo di vivere l’Amore è mutato in positivo, passando per tragedie vere e proprie (ripenso, non senza un brivido, all’amore malato cui sono stato assoggettato per quasi cinque anni: annientato, umiliato, pestato a sangue, quasi ammazzato) col tempo però sono diventato più sgamato e selettivo e ho smesso di accontentarmi. Sono fermamente convinto che l’Amore eterno non esista, esiste l’ultimo Amore”.

Credi sia auspicabile che l’educazione sentimentale diventi materia scolastica?

“Assolutamente sì. In special modo l’educazione alle emozioni che i sentimenti suscitano. Inserire l’educazione sentimentale all’interno delle scuole forse sarebbe l’unico modo per sconfiggere l’odio oggi dilagante. Spiegare e far comprendere che l’Amore è Amore in ogni sua forma e colore; che non è possesso o gestione della vita altrui, bensì libertà reciproca. Insegnare a non discriminare, ma appunto come dicevo all’inizio di questa intervista, imparare a guardare dentro gli sguardi delle persone e capire che dietro ad ognuno di noi esiste una storia che va conosciuta e rispettata. Se si ha voglia di vivere una vita piena d’Amore occorre non fermarsi alle apparenze ma scoprire l’essenza delle persone. Tutto ci verrà dato senza il bisogno di chiedere nulla”.

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VALENTINA: MOSTRA COLLETTIVA DI ARTI FIGURATIVE IN MEMORIA DI VALENTINA RAFFA DAL 7 AL 12 FEBBRAIO A ROMA, GALLERIA “IL LABORATORIO”

V A L E N T I N A

Mostra collettiva dell’Ass.ne Culturale “Il Salotto di Diotima”

7 – 12 febbraio 2023

Inaugura martedi 7 febbraio 2023 presso la Galleria “Il Laboratorio” a Roma Trastevere la Mostra di arti figurative “Valentina”, evento a cura dell’Ass.ne Cult.le Il Salotto di Diotima, in collaborazione con Spazio 40 Art.

Un gruppo di 24 artisti dell’Associazione celebra la cara amica Valentina Raffa (29-3-1973 / 29-9-2022), recentemente scomparsa, con una mostra di quadri, fotografie, digital art a lei dedicati, ricca di spunti creativi e pensieri profondi, talvolta anche poetici.

La mostra, curata da Ruggero Lenci, si terrà a Roma presso la Galleria Il Laboratorio, in Via del Moro 49, dal 7 al 12 febbraio 2023; l’evento sarà accompagnato da un Catalogo, anch’esso curato da Ruggero Lenci.

E’ lo stesso Curatore a commentare sinteticamente le opere di ciascun artista.

Gea Albanese appende al suo cavalletto una meravigliosa e geniale borsa fatta di cravatte, un’opera di Anna e Vale. Anna Maria Bagnato raffigura una magica mano che dispone all’infinito le nuvole nei cieli, in particolare di Milazzo. Gabriella Cannata pone in primo piano le ali di una farfalla che coprono una libera figura femminile, e nello sfondo una Diotima alla quale mancano solo i raggi della statua della Libertà. Laura Carlodalatri crea un’icona di Valentina, un Che Guevara dell’arte. Giovanna Cataldo dipinge una donna, Valentina, inebriata nel catturare l’essenza delle rose con respirazioni cosmiche e coscienza divina. Maria Cipriano omaggia Valentina con gli elementi di una meravigliosa festa marittima a Capo Milazzo, spedendole una cartolina. Massimo D’Angelo ripercorre la storia del Salotto di Diotima e di Valentina, inserendo nella sua tela un inquietante colpo rosso di spatola. Patrizia De Giovanni crea con i colori un primo piano di arbusti spinosi e uno sfondo nel quale le forme perdono tali forme acuminate. Adele Ercolano compone sfumature di colore che compara alla forza interiore, in grado di rigenerare l’essere. Marta Fabbri dipinge una pianta accasciata, quasi delle radici esauste, sulle quali è presente un fiore rosso che tenacemente vive. Alberta Gianelli ci ricorda che il Salotto di Diotima è un luogo meraviglioso, uno nel quale Valentina parlava di tutti, con tutti, per dare, per capire. Anahita Kousha, certamente con un rimando alla condizione femminile che in alcune parti del mondo è oppressa, ritrae una donna nell’atto di aprire i veli in cerca di luce, dell’eternità. Blanca Moreno de Barreda inserisce un gabbiano che vola, come parole indelebili, su un mare azzurro. Amelia Mutti dipinge di profilo una donna che indossa i preziosi orecchini che Anna e Vale insieme realizzavano riciclando le cialde usate di caffè. Viviana Pallotta realizza un collage virtuale di testi e ci parla del buio che Valentina non amava, e della luce. Alessandra Pediconi ritrae fotograficamente di spalle una figura che richiama Valentina, accentuando i rossi vivi dei libri. Gabriella Prestia dipinge una maschera che sembra dire “va tutto bene”, ricordandoci che talvolta non è esattamente così. Il quadro “Divenire” di Magda Quesada Ordeig, quasi un pacato Urlo di Munch, è interpretato da Aurea come mondi velati nei quali fluisce l’umanità. Lilli Rizzuto regala una rosa a Valentina, che ha conosciuto appena al telefono. Lucia Russo ci parla del “soffio” che trasmette la vita e, con essa, le sue mille e mille sfumature. Stefano Tagliati astrae nella sua composizione i caratteri della luce e del buio con al centro la figura di Valentina che, gioiosa, dona la luce. Carmen Tubío ritrae una grande tela che illuminava, con la sua energia, la casa di Valentina, Aurea Vattuone ci parla di due momenti di cui Valentina era amica: grazia e incanto “.

VALENTINA

Collettiva di arti figurative

7 – 12 febbraio 2023

Galleria Il Laboratorio

Via del Moro 49 – Roma (Trastevere)

Vernissage martedì 7 febbraio ore 18.30 – Finissage domenica 12 febbraio ore 18.00

Apertura tutti i giorni ore 14.00-20.00

Ingresso libero

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VIDEOPOESIA: SE QUESTO È UN UOMO, DI PRIMO LEVI – LETTURA DEL SABATO

ASCOLTA IL PODCAST DI ALESSIO PAPALINI

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)

Music
Title: Bughici – Suite for Violin, 7
Author: Advent Chamber Orchestra
Source: https://freemusicarchive.org/music/Advent_Chamber_Orchestra/Selections_from_the_November_2006_Concert/Advent_Chamber_Orchestra_-07Bughici-_Suite_for_Violin_7_Lyric_Song_lento/
License: CC BY SA

VIDEOTEATRO: L’EBREA ROMANA DI ROSELLA MUCCI PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

Rosella Mucci, attrice teatrale, interpreta l’Ebrea romana: una madre coraggiosa che subisce le persecuzioni razziali senza diventarne vittima, ma anzi tiene testa al suo carnefice con l’ironia e il cinismo tipico degli abitanti della Capitale. La performance è un esempio di videoteatro in casa, che valorizza l’informalità scenografica per focalizzare l’attenzione dello spettatore sull’interpretazione. Mucci è stata vincitrice del premio per Migliore Attrice nella Rassegna Teatrale “Shoah, oltre la memoria” nel 2014, proprio interpretando questo personaggio. Nel giorno della Memoria, il nostro magazine vuole ricordare il sacrificio degli ebrei romani proponendo questa figura che, siamo certi, resterà indimenticabile.

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NON HO BISOGNO DI TEMPO, DI PEDRO SALINAS – LETTURA DI ALESSIO PAPALINI

Attore del Teatro Studio Jankowski di Roma, Alessio Papalini legge Pedro Salinas, uno dei più intensi poeti del ‘900.

In copertina “Lazy hazy days” @Jack Vettriano

ASCOLTA IL PODCAST DI ALESSIO PAPALINI

NON HO BISOGNO DI TEMPO

Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerca nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.

E seguirti all’indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.

Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei cosí anticamente mia.

Da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.

@Pedro Salinas

Music
Title: Omega
Author: Koi-discovery
Source: https://freemusicarchive.org/music/koi-discovery/omega/omega/
License: CC0 1.0

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MA TU LAVORERESTI PER IL NEMICO? @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKU’

ASCOLTA DALLA VOCE DI MAVA

Sarò all’antica in certe cose, ma a volte quando sento che Tizio, attivista per i diritti civili della comunità lgbtxyz, accetta di lavorare per Caio, che ha sempre manifestato idee conservatrici di destra, mi si accappona la pelle…

La vivo come una forma di tradimento dei propri ideali.

Ma poi penso anche che di ideali non si campa e, se proprio Caio non costringa Tizio a fare, ad esempio, pubbliche dichiarazioni per il censimento degli omosessuali, con successiva marchiatura a fuoco, e deportazione in tecnologici campi di concentramento, perché dovrebbe rifiutare un lavoro con questa penuria?

La mia opinione rimane comunque ondivaga conflittuale.

Ma io, Mava, mi chiedo tra un alter ego e l’altro, lavorerei, che so, per la segreteria di Giorgia?

Gulp – Parpleu – Trash – Stunk – Katiristunk – Perdindirindina – Accidempoli – Perbacco –

Dopo varie consulazioni autoterapeutiche, mi rispondo:

Si. Ma a queste condizioni:

1) Che tolgano la fiamma dal loro simbolo. Come aveva proposto la Segre.

2) Che inseriscano nel programma il ritocco delle Unioni Civili, aggiungendo tutte quelle moncature che per colpa delle Stelline Cadenti e degli in-franchi tiratori destri, erano state levate.

3) Che epurino la destra da ogni portatore in-sano di fascismi ideologici.

E se restasse qualcosa o qualcuno, si proceda con il punto 4.

4) Ma non si farebbe prima a lavorare per la segreteria del PD?

5) e NO, giammai, che gusto ci sarebbe?

6) Mi sembra più semplice e interessante liberalizzare la destra estrema, che non riavvicinare il PD al popolo.

7) Quindi diventerei di destra liberale e libertaria come l’origine del Partito Radicale?

8) Per questi cinque anni SI.

9) E le Sinistre si diano da fare nel frattempo, per ritornare alla vecchia gloria.

10) Altrimenti…

Mava Fankù

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VIDEORICETTA DI CHEF VENIO: FUSILLI GLUTEN FREE, ZUCCHINE, ZAFFERANO E MOLLICA

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

2 zucchine
1 bustina di zafferano
360 g di pasta di mais gluten free
3 fette di pane gluten free (100g) oppure pan grattato gluten free
olio extravergine di oliva
aglio, peperoncino secco da reidratare

LO CHEF CONSIGLIA

Questa ricetta è ideale anche se siete intolleranti al lattosio, la mollica (formaggio dei poveri) da’ un valore aggiunto, ossia la croccantezza .
Se volete arricchire la pasta, potere mantecarla con una noce di burro e parmigiano, mi raccomando lontano dal fuoco.

Buon appetito!

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IL LOLITA EXPRESS, GHISLAINE MAXWELL E ANDREA DI YORK. CHI CI CAPISCE E’ BRAVO

C’era una volta il Lolita Express, ossia il Boeing 727 di proprietà del finanziere americano Jeffrey Epstein, che si diceva fosse l’aereo che veniva utilizzato per portare ragazzine e VIP nelle dimore del riccone, dove si tenevano incontri hot. Ora il velivolo giace, abbandonato, in un hangar in Georgia. Sul Lolita salirono in tanti: politici, capitani d’industria, professionisti: tutti in cerca di trasgressioni erotiche, magari in compagnia di minorenni.

Il recruiting pare venisse fatto da Ghislaine Maxwell, che ingaggiava ragazze povere e carine per portarle ai festini a luci rosse, in cambio di regali e denaro. Poi, in una sorta di gerarchia piramidale, le stesse ragazze venivano invitate a trovare amiche che fossero interessate a tirare su qualche dollaro, in modo da garantire il ricambio perché, si sa, dopo un po’ la solita minestra stufa.

Ma poi accadde l’impensabile. Nel 2008, dopo indagini durate tre anni a seguito delle denunce di abusi sessuali presentate del padre di una delle lolite, Epstein venne condannato da un tribunale della Florida per aver procurato ragazzine ad alcuni politici e poi, nel 2019 per traffico sessuale di minori in Florida e New York. Dopo qualche mese dall’arresto, venne trovato morto in cella: suicidio.

Nel dicembre 2021, Maxwell venne processata, dichiarando tramite il suo avvocato di aver deciso di “smettere di mantenere l’anonimato” sui nomi dei vip coinvolti.

Un nome eccellente coinvolto nell’affaire, è quello di Andrea di York, terzo figlio della regina Elisabetta. Il principe era giunto ad un accordo extragiudiziale – la cui cifra resta riservata ma si presume sia sostanziosa – con Virginia Giuffre, che lo aveva accusato di averne abusato sessualmente quando era ancora minorenne e in più occasioni, sia nelle dimore di Epstein che di Maxwell; accuse negate dal principe che tuttavia aveva sborsato purché mettere tutto a tacere. Andrea si era visto inoltre revocare titoli e incarichi da Sua Maestà, tra i quali quello di Altezza Reale.

Ora, a pochi mesi dall’incoronazione di re Carlo III, Maxwell dichiara che la foto è un fake, e il duca di York si è affrettato a rivedere i termini dell’accordo, tentando di recuperare l’immagine pubblica. Il mistero si infittisce: chi ci capisce è bravo.

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GIU’ LE MANI DAI CONSULTORI. LA MOBILITAZIONE A ROMA SABATO 28 GENNAIO DALLE ORE 10

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa relativo alla mobilitazione per i consultori, che si terrà a Roma il prossimo sabato 28 gennaio dalle ore 10, interessando cinque territori della Capitale e dei comuni limitrofi. L’iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Libere Soggettività dei Consultori del Lazio.


“La chiusura, lo smantellamento dei consultori e il loro trasferimento nelle Case di Comunità (ex Case della Salute), sono un attacco diretto alle conquiste e diritti delle donne e delle libere
soggettività.
Per fare un esempio: la ASL Roma2 (nel Distretto VlI) trasformerà e di fatto chiuderà due
consultori, quelli di Via lberia e Via Denina, riducendoli ad ambulatori sanitari.
Il consultorio di Via lberia si occuperà solo di vaccinazioni pediatriche, quello di Via Denina solo di ostetricia e ginecologia.
Noi non ci stiamo e grideremo forte che un consultorio pediatrico non è un consultorio; un consultorio ginecologico non è un consultorio.
Ci giungono notizie che in altre Asl di Roma e Provincia si stanno attivando le medesime
modalità.
Ci batteremo e ci mobiliteremo in piazza e con azioni pubbliche per riprenderci i nostri consultori che, ormai da tempo, sono dimenticati da una politica sanitaria scellerata che neanche dopo I’esperienza della pandemia riesce a capire I’importanza del territorio e di un servizio preventivo gratuito della sanità pubblica.
Con questa politica i dirigenti Asl e regionali andranno a cancellare molte di queste
attività socio sanitarie, ossia: il servizio psico-sociale, lo Spazio Giovani, la contraccezione e il sostegno e la consulenza alle interruzioni di gravidanza, oltre alla possibilità di seguirle con il metodo farmacologico, I’accoglienza di giovani, coppie, famiglie e tutte le persone di ogni identità di genere, si perde il lavoro di Equipe e di gruppo rivolto alla prevenzione e al benessere psicofisico delle persone.
Ogni consultorio accorpato, ogni consultorio chiuso, ogni consultorio trasformato in ambulatorio rappresenterà una grande perdita per la tutela della salute psicofisica delle persone disattendendo la legge istitutiva dei consultori, la legge 194 e il Decreto 8/201I Regione Lazione allegato C.
Noi come Assemblee delle Donne e Libere Soggettività (assemblee che si sono costituite in molti territori dell’intera regione Lazio), ci mobiliteremo affinché niente passi più sotto silenzio e prevalgano i nostri diritti e desideri e con le nostre lotte saremo presenti in tutte le piazze di Roma e nelle vostre campagne elettorali per scongiurare quello che voi chiamate con falsità trasformazione dei nostri consultori e che invece sarà di fatto la chiusura totale di questi servizi di salute territoriali”.

Il Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Libere Soggettività dei Consultori del Lazio
coordinamentoconsultorilazio@gmail.com 

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RICORDARE ALFREDO ORMANDO: LUNEDI’ 23 GENNAIO ALLE 18.30 LETTURE IN PIAZZA CAMPO DE’ FIORI, ROMA

Il 13 gennaio 1998, Ormando, poeta e letterato omosessuale, si diede fuoco in Piazza San Pietro per protestare contro la posizione della Chiesa sull’omosessualità, morendo dieci giorni dopo tra atroci sofferenze.

Dopo 25 anni molte cose sono cambiate, ma la posizione ufficiale della Chiesa cattolica è sempre la stessa, quella della pastorale dell’allora cardinale Ratzinger, che nel 1986 definiva l’omosessualità una condizione moralmente disordinata che tende a un ‘comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale’.

Diversi movimenti reazionari si ispirano oggi a questa posizione e si battono apertamente per censurare i temi LGBTQIA nel dibattito pubblico e nelle scuole, con il chiaro obiettivo di riportarci al passato sui temi legati alle famiglie, e alla parità di genere e all’aborto, come già avvenuto negli USA.

Per l’occasione, il gruppo giovani di Gaynet Roma ha preparato una lettera rivolta al Poeta, che sarà letta pubblicamente in piazza. Seguiranno le voci delle associazioni e della società civile che vorranno unirsi a questo momento di memoria collettiva dedicato alla laicità e ai diritti.

L’appuntamento è alle 18 e 30 in piazza Campo de Fiori a Roma.

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  • Registrazione Tribunale di Roma n.133/22 del 8/11/22

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