In copertina: Alexandre Cabanel “L’angelo caduto”, 1868
“Il tuo fasto è disceso negli inferi, come la musica delle tue arpe. Sotto di te si stendono le larve, i vermi sono la tua coperta. Come sei caduto dal cielo, astro del mattino, figlio dell’aurora! Come fossi precipitato a terra, tu che aggredivi tutte le nazioni! Eppure tu pensavi in cuor tuo: “Salirò in cielo, al di sopra delle stelle di Dio erigerò il mio trono. Siederò sul monte dell’assemblea, ai confini del settentrione. Salirò sulle nubi più alte, sarò simile all’Altissimo”. (Is. 14: 11-14)
Dopo la trasformazione iniziata con La Morte, che ha dato vita alla prima di due figure alate, ora l’angelo dalle ali candide della Temperanza lascia spazio all’oscurità e alle fiamme che avvolgono il Diavolo.
Disponendo gli Arcani Maggiori in due file da 10, lasciando fuori mazzo lo 0 e il 21 (Matto e Mondo), notiamo immediatamente che l’Arcano V, il Papa, si pone sopra e specularmente al Diavolo, la Carta XV. In pratica il pontefice, che rappresenta Dio in terra e tutto ciò che ha a che fare con il culto dell’amore e del bene, sta all’opposto del Diavolo, signore e pontefice degli inferi. Quindi, nel mazzo si trovano due papi: uno del mondo di sopra e uno del mondo di sotto.
Anche la raffigurazione delle due Carte è molto simile: nel Papa, abbiamo una figura assisa su un trono, con il pastorale e la tiara, simboli del potere spirituale; davanti a lui sono inginocchiati due oranti. Il Diavolo domina da un piedistallo, tenendo tra le mani una torcia, e col capo ornato da lunghe corna. Ai suoi piedi si vedono due figure umane, che tiene legate con delle catene.


Le similitudini appaiono quindi evidenti, e laddove il Papa rappresenta il potere spirituale, il Diavolo al contrario ci parla delle passioni umane: il sesso, la gelosia, l’energia dirompente, il fuoco che arde il cuore, l’attrazione, il magnetismo, il fascino. Non era forse Lucifero – il portatore di luce – il più bello degli angeli? E il Diavolo dei Tarocchi non regge forse una torcia? Si parla di seduzione del male; ma si viene sedotti da ciò che vogliamo possedere, che ci piace, che ci lega – come le catene che vediamo raffigurate nella Carta – ai nostri desideri terreni. Per liberarci dal Diavolo dobbiamo guardarlo in faccia e conoscerlo: per questo motivo questo Arcano rappresenta anche una prova che il consultante deve affrontare. Le Carte vicine ci diranno se riuscirà a superarla.
Al contrario, il Diavolo assume un forte significato negativo. Si dice che col diavolo contro non si può iniziare niente, quindi si faccia attenzione agli inganni, alle dipendenze, alle illusioni, alle bugie. Mentre nel Diavolo al diritto l’energia è dirompente, qui invece essa subisce un blocco. Solo studiando bene la stesura completa sarà possibile comprendere come rimuoverlo affinché possa riprendere a fluire.
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