Foto di copertina: Stefania Catallo in braccio alla nonna. Foto risalente al Pleistocene.
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“Insomma, quando lui è andato a farsi la doccia io gli ho preso il telefono e…..STO MORAMMAZZATO FIJO UNICO DE MADRE VEDOVA C’AVEVA NARTRA CAPITO? N’ARTRAAAAAA???”
Oddio, e mo a questa che je dico? Niente. Mica je posso di: a signò, ma nun te lo immaginavi quando te sei messa con uno che c’ha 18 anni meno de te? Così faccio la faccia brutta e je rispondo: “Ma alla fine che te frega? Tanto vedo che ne devi incontrà un altro, uno mejo de lui”, e appena glielo dico vedo che gli occhi je iniziano a sbrilluccicà. Ma nun aveva detto che senza di lui sarebbe morta? Boh!
Mi presento: sono Serena in arte Luna. Leggo i tarocchi e sono anche brava. Ho iniziato che avevo 18 anni e di tempo ne è passato. Che bello, mi sono detta quando ho scoperto che avevo il dono. Il dono?!?! Ma quale dono?!?!
E’ iniziata così. Il pallino delle carte ce l’avevo da sempre ma pora nonna, che era tanto religiosa, me diceva che era peccato. “Gesù non vuole!”, tuonava quando mi beccava a leggere qualche libro sui Tarocchi. “Chiamo il prete a fatte benedì che sennò me diventi na strega!”. Si va bè nonnina, mandame l’Inquisizione no? Quindi, sono diventata una clandestina dell’occulto, c’avevo tutta la mia biblioteca tarocchesca nascosta bene dentro l’armadio. Di comprarmi le carte non se ne parlava, non c’avevo soldi e poi se me beccava nonna capace che je veniva l’infarto, così mi sono comprata un bel cartoncino bianco, sapete quello per fare i cartelloni a scuola, me lo sono ritagliato e mi sono creata i miei Arcani Maggiori. Che so gli arcani maggiori? Sono le 22 carte principalei dei tarocchi. E ho iniziato a fare pratica. Le amiche mi telefonavano e mi dicevano: “Serè mi puoi vedere se Tizio è innamorato di me?”. “Serena, mi vedi se quella tirchia de mi socera me lascia l’eredità?”. E io leggevo, leggevo, però certe volte le risposte alle amiche non je piacevano mica. E che ci posso fare, rispondevo io? Mica ce sto io dentro alle carte no? Se ti dicono nisba è nisba.
Ma sapete com’è, la verità non piace. Così, quando io dicevo che le cose andavano male – e poi andavano VERAMENTE male -, ste miscredenti andavano dalle altre cartomanti che je dicevano tutto il contrario e gli ripulivano il portafoglio. Poi, quando quello che IO avevo detto si avverava, tornavano col capo cosparso di cenere: “Serena bella, tu sei la mejo! Quell’altra m’ha detto solo bugie e m’ha pure fregato un sacco di soldi! Mica te offendi se non te pago? Quella m’ha ripulito, così guarda, n’è rimasto un euro…”.
Ecco, siamo arrivati al punto dolente. Ve lo dico da esperta: non credete a chi vi chiede cifre a due zeri, perché quando vi vedono disperati se ne approfittano. E voglio chiarire un punto: state pagando le carte, non il cartomante. Perché una cosa è vera, che è un dono e se il Padreterno me l’ha dato, non è per specularci sopra no?
Ma torniamo alla signora cornuta di cui sopra.
“Senti tesoro mio questo non era innamorato di te diciamo che…era venale, ecco”.
La signora cornuta c’ha un sacco de soldi e lui, il cornificatore, non c’ha manco l’anima pe piagne.
“Che vuol dire venale scusa?”
E adesso come je lo dico?
“Vuol dire che SICURAMENTE je piacevi fisicamente, perché vedo tanto sesso (e qua la signora inizia a ringalluzzirsi) però…come dire…ti aveva scelta pure per i soldi…”
“Nooooo ma che dici?! Ernesto mio lavora, i soldi sua ce l’ha”
“Si ma non quanto te”.
“Noooo ma lui non è così. Lui SICURAMENTE ha preso una sbandata, sai ste ragazzine che vanno tutte col cu.. de fori…e si sa che l’omo è omo…”
“Ma ceeeerto che l’omo è omo, però tesoro mio se ti voleva veramente bene non sarebbe andato con un’altra no?”.
“E’ stata una sbandata ti dico. Sai che faccio? Io lo perdono. Si, lo perdono Ernesto mio. E mi sa tanto che tu le carte non le sai mica fare”.
Eh, che pazienza. Così la signora se ne va via cornuta e contenta, e mi guarda pure brutto. Lo dico tutte le volte: IO LE CARTE NON LE FACCIO PIU’.
**************************************************
Adesso ho cambiato registro. Mi sono ispirata a Jodorovski, sapete quello famosissimo che non legge le carte, ma indica il cammino di crescita spirituale. Mi piace di più, non mi stresso con corna, lamenti, pianti e insulti, e ho iniziato a insegnare i Tarocchi a un gruppetto di allievi belli gagliardi.
Poi un giorno è suonato il telefono: era la signora cornuta. Mi ha lasciato un messaggio in segreteria: “Serena scusami avevi ragione tu è solo un cacciatore di dote sto zozzone MICA CE N’AVEVA UNA!!! CE N’AVEVA DUE !!!! HO BECCATO LE FOTO CHE STAVA A MAGNA’ AL RISTORANTE E HA PAGATO PURE LUI, QUANDO CON ME NUN TIRAVA FORI MANCO UN CENTESIMO!!! STO TIRCHIO! STO PULCIARO! Senti, posso venire a farmi le carte da te? Brava come sei tu ce ne sono poche”.
Fateme sta zitta che è meglio.
FINE.
Title: Debora
Author: Dilating Times (/https://freemusicarchive.org/music/Dilating_Times/single/debora/)
Source: Free Music Archive (https://freemusicarchive.org/music/Dilating_Times/)
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