In copertina: Maurits Cornelis Escher Mano con sfera riflettente, 1935Litografia, 31,8×21,3 cm Collezione Maurits, Bolzano All M.C. Escher works © 2022 The M.C. EscherCompany. All rights reservedwww.mcescher.com
La grande mostra dedicata al geniale artista olandese Maurits Cornelis Escher arriva al Museo degli Innocenti di Firenze dal 20 ottobre 2022 al 26 marzo 2023. Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, Escher è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo, tanto che le mostre a lui dedicate hanno battuto ogni record di visitatori.
Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.

Maurits Cornelis Escher Vincolo d’unione, , 1956 Litografia, 25,3×33,9 cm Collezione Maurits, Bolzano All M.C. Escher works © 2022 The M.C. EscherCompany. All rights reserved www.mcescher.com
Un’antologica – con circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo – che racconta il genio dell’artista olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista.

Maurits Cornelis Escher Relatività, 1953 Litografia, 27,7×29,2 cm Collezione Maurits, Bolzano All M.C. Escher works © 2022 The M.C. EscherCompany. All rights reserved www.mcescher.com
La mostra di Escher si configura come il primo grande evento espositivo all’interno del complesso monumentale – progettato da Filippo Brunelleschi – che ospita il meraviglioso e ricchissimo Museo degli Innocenti che, con le mostre firmate Arthemisia, si è già avviato a essere sede di grandi mostre d’arte.
Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, grande centro d’accoglienza per bambini, il Museo è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta in favore dei bambini che non potevano essere scresciuti dalle famiglie d’origine.
Tra storia, arte e architettura, la collezione del Museo presenta opere acquisite tramite donazioni o in seguito all’accorpamento di altre istituzioni assistenziali e contiene alcuni capolavori di artisti di grande rilievo tra i quali Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo, ma anche di artisti cresciuti agli Innocenti e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini come Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini (detto il Poppi).

Maurits Cornelis Escher Cascata, 1961 Litografia, 38×30 cm Collezione Maurits, Bolzano All M.C. Escher works @ 2022 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com
Con il patrocinio del Comune di Firenze, dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation, Maurits e In Your Event, ed è curata da Mark Veldhuysen – CEO della M.C. Escher Company – e Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti di Escher al mondo.
La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Mercato Centrale, Barberino Designer Outlet e Unicoop Firenze, media partner QN La Nazione, educational partner Laba e media coverage by Sky Arte.
Il catalogo è edito da Maurits.
Copyright © 2022 TheWomenSentinel.net | Tutti i diritti riservati | Riproduzione Vietata |
About Post Author
You may also like
-
IL SABATO VIDEOPOETICO – FRIDA KAHLO “TI MERITI UN AMORE”
-
FUORI LE MURA: NUOVO PREMIO PER IL DOCUMENTARIO DI NATALE E SCIARRA
-
EX GENERAL VANNACCI ☆ È NATA UNA STELLA ☆ di MAVA FANKU’
-
UN LAVORO FATTO PER BENE: LA TOMBA DI SAMAN SCAVATA BEN 6 VOLTE
-
THEM: TUTTO L’ORRORE DEL RAZZISMO NELL’AMERICA A COLORI PASTELLO DEGLI ANNI ’50