Ironica, caustica e irriverente: Mava Fankù è tutto questo e anche di più. La nostra signorina ageé – mai chiederle gli anni, non sarebbe educato! – vive a Roma, e osserva la vita con distacco e curiosità. Che stia facendo una passeggiata o prendendo un chinotto nel suo bar preferito, oppure che guardi l’umanità dalla finestra ovale della sua camera – una sorta di oblò sul mondo – nulla sfugge al suo sguardo attento. Le relazioni d’amore e le loro dinamiche sono la sua passione. Potete scrivere alla nostra Mava, però siete avvertiti: non aspettatevi parole di consolazione o massaggini dell’ego: lei non ha peli sulla lingua, anzi sulla penna, quindi vi risponderà come pensa che sia più giusto ma sempre con sincerità e affetto.
LETTERA DI ANTONELLA
Cara Mava Fankù,
ho 28 anni e ti scrivo perché sono molto confusa e so che posso confidarmi solo con te, perché sono sicura che mi capirai.
Mi sono innamorata di un prete.
Ecco, finalmente l’ho detto. Dunque, da quando sono bambina frequento la parrocchia del mio quartiere, impegnandomi nelle solite attività, cioè le raccolte fondi, i mercatini di beneficienza, la biblioteca, i campi estivi per i bambini.
Quest’estate, proprio durante un campo estivo per i piccoli, ho conosciuto un giovane sacerdote che era arrivato per fare i suoi esercizi spirituali da noi, e ho perso la testa. E’ bello, carismatico, dolce: insomma ha tutto per far girare la testa a una ragazza, e credo che più di una abbia subito il suo fascino.
Lui fa finta di niente ed è amichevole con tutte, senza prendersi nessuna confidenza. Lo so che è solo un’illusione, ma pensi che se io gli dichiarassi i miei sentimenti sarebbe una catastrofe? Lui alla fine di agosto andrà via in un’altra città e io già sto male al pensiero. So che non potrà mai esserci nulla perché lui ha il voto di castità, però come sarebbe bello se anche platonicamente potessimo amarci.
Aspetto una tua risposta.
Baci,
Antonella

RISPOSTA VOCALE DI MAVA FANKU’
Cara Antonellina, consentimi di vezzeggiare il tuo nome, come faccio di solito, ma con una ragazza così incantata e romantica, seppur trasgressiva, mi viene d’istinto. Cosa ti faccia pensare che io abbia dimestichezza con gli Uccelli di Rovo, non so 🙂 Anche perché il tuo bel pretino è molto diverso dal Padre Ralph dell’iconica serie televisiva degli anni 80, rimasta impressa nell’immaginario erotico collettivo di molte fanciulle di quell’epoca, oggi più che milfiche, ma che, considerata la tua giovane età, riguarda più me che te… ahimè 🙁
Ti posso comunque capire, perché il mio primo grande amore passionale, lo ebbi con un giovane seminarista conosciuto sugli annunci dei cuori solitari. E di questo ne ho già accennato nella mia prima letterina 🙂 Anche se al cuor non si comanda, ma in generale occorrerebbe regolarlo un pò, almeno nella fase iniziale dell’infatuazione, sento di poterti dare dei buoni consigli, avvalendomi non solo della mia esperienza, ma di altre storie che ho sentito raccontare, a onor del vero, più da uomini che da donne. Questo perché gli innaturali voti sacerdotali di castità, vengono rispettati da pochi, almeno per la mia esperienza diretta e indiretta…
Con questo non voglio incoraggiarti, anzi da quel che racconti, mi viene da augurarti che il fascinoso pretino non sia gay, perché se fosse etero, il suo arrivo sarebbe stato preceduto dalla sua fama di Don Giovanni in abito talare. Devi sapere, cara Marcella che i preti etero che amano le donne (una minoranza) sono quasi sempre dichiarati, perché tollerati, mentre i preti gay (che sono una moltitudine) hanno imparato a mimetizzarsi come fanno pure alcuni gay laici (che non vivono socialmente la loro omosessualità alla luce del sole), nascondendosi dietro le gonne dei preti e delle donne. Mentre quelli più intraprendenti e sicuri di se, si associano in lobby…
Ma se per un gay laico di bell’aspetto (che non si accetta) è più difficile fare il carino con le ragazze per copertura, senza destare sospetti nel momento in cui non ci sta con nessuna, per un gay con la gonna lunga nera da prete, che di solito portano con pavoneggiante disinvoltura, non assecondare le profferte amorose di una ragazza è una virtù.
Perciò, se tu dichiarassi i tuoi sentimenti, riceveresti di sicuro un ecclesiale due di picche. Quindi non te lo consiglio, staresti male da sola, struggendoti all’idea che magari lui sia combattuto tra l’amor carnale, o seppur platonico, per una ragazza, e l’amore per Gesù, che comunque qualcosa di ambiguo ha sempre avuto, sia per i pretini che per le suorine :O
Ed è per questo, cara Marcellina, che sento di proteggerti da te stessa, quando scrivi che accetteresti anche un amore platonico. Perchè in ogni caso ti immoleresti alla sofferenza amorosa, che noi donne sappiamo quanto può essere devastante e dolorosa. E senza nessuna consolazione sensuale, come soffrire per un tipo problematico, ma almeno ogni tanto gioire facendo l’amore. Che è una delle cose più belle della vita. E te lo auguro con il ragazzo giusto. Che non è il fake dell’Uccellino di Rovo 😉
Tanti bacetti affettuosi dalla tua e vostra Mava Fankù
SCRIVI A MAVA FANKU’: LaPostaDelCuoreDiMavaFanku@TheWomenSentinel.net
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